Fase 2, al Sud le Chiese riaprono le porte ai fedeli per celebrare le messe

Dopo il lungo periodo di lockdown, da lunedì 18 Maggio insieme alla riapertura di bar, ristoranti, negozi e musei, anche le Chiese ritorneranno ad aprire le porte ai fedeli. È stato dato il via libera, infatti, alla celebrazione delle messe rispettando ovviamente anche in questo caso tutte le regole di sicurezza per contenere il rischio di contagio da Coronavirus. Con l'avvio della seconda parte delle Fase 2 la decisione arriva grazie a un accordo tra il governo e la Cei, la Conferenza Episcopale Italiana.

Un provvedimento benedetto anche da Papa Francesco, che dall'inizio del lockdown ha trasmesso in diretta la messa ogni mattina alle 7:00 su Raiuno e Tv2000 dalla cappella della sua residenza, Casa Santa Marta. La scelta di riaprire finalmente le porte delle Chiese ai credenti è partita lunedì, in un giorno feriale in cui le celebrazioni non sono così affollate come la domenica. Le misure di sicurezza da adottare restano comunque molto stringenti: dalla sanificazione dei luoghi di culto a un numero limitato di partecipanti, l'obbligo di indossare la mascherina e il divieto di accesso per coloro che presentano sintomi influenzali e una temperatura corporea oltre o pari ai 37,5 gradi.

Anche al Sud adesso è possibile ricominciare a celebrare le messe con la partecipazione del pubblico dei fedeli. Le immagini delle prime celebrazioni dopo il lungo periodo di quarantena arrivano da Marsala, in provincia di Trapani. La storica Chiesa di San Matteo ha riportato su facebook le foto del ritorno alla messa con i primi quaranta parrocchiani muniti di mascherina a un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro così come stabilito dal protocollo dettato dal decreto sulla nuova Fase 2.

I meridionali dediti alla fede hanno quindi potuto assistere per la prima volta dopo più di due mesi alla celebrazione liturgica di Don Alessandro Palermo, che entusiasta ci ha tenuto a commentare sulla pagina social della Parrocchia il ritorno alle messe: "È veramente possibile ritornare a celebrare. La comunicazione del protocollo fatta in questi giorni ha permesso ai primi quaranta parrocchiani di celebrare la messa in serenità e sicurezza dal primo giorno".