"Top Italian Scientists": giovane medico meridionale tra i più citati al mondo

Il Sud Italia pullula di eccellenze che hanno ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Una di queste figure di grande risonanza nel mondo scientifico è il giovane meridionale Antonio Simone Laganà, ginecologo emigrato al Nord che si è fatto conoscere in varie parti del mondo.

Antonio lavora come medico presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale "Filippo del Ponte" presso l'Università di Insubria a Varese. È nato a Reggio Calabria nel 1986 e a soli 34 anni i suoi studi sono apprezzati a livello internazionale. Ricerche dettagliate che si occupano in particolare di immunologia riproduttiva, endometriosi, sterilità, endocrinologia ginecologica, laparascopia e isteroscopia.

Con il suo talento ha ottenuto prestigiosi ruoli nel mondo scientifico. Il dottor Laganà ha conseguito la laurea in Ginecologia ed Ostetricia con lode presso l'Università di Messina e successivamente un Master in "Chirurgia minimamente invasiva e robotica ginecologica" all'Università di Pisa. Durante la sua formazione si è dedicato soprattutto alla chirurgia ginecologica mini-invasiva, conseguendo la borsa di studio nel Centro Univerzitetni Klinicni di Lubiana, in Slovenia. Ricopre la carica di sostituto all'interno dello Special Interest Group "Endometriosis & Emdometrial Disorders" della rinomata Società europea di riproduzione umana e embriologica (ESHRE), è Ambasciatore della World Endometriosis Society (WES), Membro della Society for Reproductive Investigation (SRI) e Membro della International Society of Gynecological Endocrinology (ISGE).

Il medico calabrese Antonio Simone Laganà è inoltre autore di 160 articoli scientifici pubblicati su celebri riveste internazionali ed è spesso chiamato a intervenire come relatore in importanti Congressi nazionali e internazionali. Ha vinto anche una borsa di studio promossa dalla Fondazione Gimbe in memoria di Gioacchino Cartabellotta, medico operante in un piccolo paesino siciliano. È stato poi protagonista di un articolo pubblicato sulla rivista PCOS Diva per discutere dei nuovi traguardi che riguardano la sindrome dell'ovaio policistico. Infine, il dottore meridionale è stato inserito nella "Top Italian Scientists", il censimento degli scienziati di maggior impatto basato sul valore h-index, ossia un numero che racchiude la produttività e l'impatto della produzione culturale o scientifica di una persona basato sulle citazioni ricevute.