Coronavirus, al Sud stanziati 16 milioni per il personale sanitario

Dal governo nazionale arriva lo stanziamento di ben 16 milioni di euro da destinare al personale sanitario della Puglia. Ad annunciarlo è il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante i lavori del consiglio regionale. I fondi saranno adoperati per "remunerare le prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente" delle Asl direttamente impiegato nell'emergenza Coronavirus.

"Dal 16 Aprile - ha dichiarato il Governatore Michele Emiliano - il dipartimento Salute ha convocato le organizzazioni sindacali per avviare il confronto su una proposta di riparto a favore degli operatori sanitari impegnati nel contrasto alla diffusione dell'epidemia, sulla base delle disposizioni nazionali. Le organizzazioni sindacali hanno proposto, invece, un diverso trattamento economico da riconoscere per il disagio lavorativo subito con una diversa interpretazione della legge nazionale".

Anche il governo, dunque, rende merito al lavoro impeccabile e incessante che in questi due mesi sta impegnando il personale sanitario meridionale. Basti ricordare la recente guarigione del paziente francese curato all'Ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto, che ha voluto esprimere in prima persona i suoi ringraziamenti pubblici alla gentilezza e alla competenza dimostrata da medici e gli infermieri del reparto che si sono presi diligentemente cura di lui.

Per quanto riguarda la Fase 2 da pochi giorni avviata in Puglia, il primo cittadino barese ha pubblicato un lungo post sui social ringraziando tutti i cittadini che stanno rispettando le regole e segnalando comportamenti scorretti. "Da ieri la città è cambiata - ha scritto il sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro - tanta gente è uscita per tornare al lavoro, per una corsa, per una passeggiata o per andare a trovare un parente. Ci stiamo riprendendo, a piccoli passi, un po' di libertà, riconquistando i nostri spazi".

Una volta ricordate le regole imposte dal nuovo decreto che riguardano il rallentamento del lockdown nella Fase 2, il primo cittadino di Bari ha spiegato che "la mascherina e il distanziamento devono diventare come la cintura di sicurezza. Io non so se ci sarà una fase 3 o una fase 4. Io so - ha concluso il sindaco Antonio Decaro - che dobbiamo inventarci una nuova vita per ora, so che in questo momento l'unico vaccino che conosciamo siamo noi".