Coronavirus, possibile gemellaggio tra Bergamo e una città del Sud

Il Coronavirus ha unito l'Italia, da Nord a Sud, rendendola uguale nel dolore della malattia e della morte e nella gioia delle guarigioni e della ripresa. Tanti i gesti di solidarietà che hanno contribuito a rendere il nostro Paese più compatto e solidale: dal Meridione sono stati inviati carichi di frutta, ortaggi, gel igienizzante, a favore delle città settentrionali più colpite dal virus. La generosità non ha confini, soprattutto quando il nemico comune è tanta sofferenza.

Quindi, anche se negli ultimi giorni si sono sollevati dei polveroni mediatici che hanno, di nuovo, minato l'integrità dell'Italia, Nord e Sud continueranno a fare fronte comune in questa emergenza. E' importante aiutarsi per essere più forti e raggiungere più risultati, come dimostrano le tante testimonianze di pazienti settentrionali guariti negli ospedali della Sicilia, della Calabria, del Molise, e di altre regioni meridionali.

Ecco perché, cavalcando quest'onda, un avvocato meridionale, G.M., ha avuto un'idea per la sua città, Sorrento (NA): dare vita a un gemellaggio con la città di Bergamo, nel segno del Covid-19 e di...Torquato Tasso. Sì, perché l'autore della Gerusalemme Liberata nacque a Sorrento ma la sua famiglia era originaria della città lombarda. Alla vigilia del suo anniversario di morte, che ricade domani, 25 aprile, viene così lanciata sui social questa proposta molto particolare.

"Il gemellaggio Sorrento-Bergamo sarebbe la prima cosa che vorrei fare quando finirà l’epidemia", ha detto l'avvocato dopo aver spiegato la sua iniziativa. Il patto tra le due città sarebbe non solo un segnale distensivo in vista delle ultime vicende mediatiche, ma anche un modo per suggellare un'unione che si è rafforzata moltissimo in queste settimane di Coronavirus.

Al termine dell'epidemia, sostiene l'uomo, rappresentanti di entrambe le città potrebbero incontrarsi e ufficializzare questo gemellaggio, segnando la fine di un incubo e l'inizio di una bella storia "sentimentale". D'altronde, anche i sorrentini, come tutti i meridionali, negli anni si sono distinti per la grande accoglienza e ricchezza umana.

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