Solar Orbiter, dal Sud una scienziata alla Nasa per la missione verso il sole

Un'eccellenza del Sud alla Nasa per raggiungere il sole e arrivare a svelarne i suoi segreti più profondi. Si tratta di Clementina Sasso, l'astrofisica 40enne di Torre del Greco assunta solo un anno fa all'Osservatorio di Capodimonte. Ci ha creduto e può ritenersi molto soddisfatta Clementina che, dopo dieci anni di duro precariato, adesso si trova a ricoprire un ruolo di straordinaria importanza a Cape Canaveral, in Florida, dove ha contribuito al lancio di questa mattina della sonda Solar Orbiter.

La missione più ambiziosa diretta alla stella più vicina alla terra è realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e condotta in collaborazione con la Nasa: l'obiettivo è quello di misurare il sole dal punto più vicino mai osservato con una speciale attrezzatura microscopica che consentirà di esaminare anche i poli solari per la prima volta nella storia.

A raccontare il ruolo cardine di Clementina è Il Mattino. Coordinatrice del team dell'Osservatorio di Capodimonte a Napoli, la scienziata adesso si trova in Florida con il suo collega casertano Vincenzo Andretta e altri numerosi scienziati internazionali a monitorare la missione per conoscere meglio il sole: "Sola Orbiter è una missione molto particolare perché svelerà il legame tra il sole e l'eliosfera. L'eliosfera è la grande bolla di plasma in cui il sistema solare è immerso. Grazie agli strumenti che prendono le misure del plasma e ai telescopi che guardano la superficie solare riusciremo a fare il legame dal plasma che parte dal sole e arriva allo spacecraft", ha spiegato Clementina Sasso da Cape Canaveral nelle vesti di portavoce Esa per la missione Solar Orbiter.

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