Luca Parmitano, prime parole sulla Terra: "Che orgoglio, è stato tutto speciale"

Luca Parmitano è tornato ieri mattina dallo spazio, atterrando in Kazakistan, e ora si trova a Colonia, per la prima volta con i piedi a terra dallo scorso 20 luglio.

L'astronauta catanese sta bene, è sorridente e tonico, non sembra confuso. Ieri, appena arrivato nella steppa innevata, con il termometro sotto lo zero, ha telefonato alla moglie americana Kathy e alle figlie Sara e Maia con cui vive a Houston.

Dopo i primi controlli medici è stato trasferito in Germania, dove resterà in quarantena, a Colonia, al centro di addestramento dell'Esa. Gli servirà almeno un mese per tornare a camminare regolarmente e sei mesi per tornare completamente "terrestre"

Intanto, ha rilasciato la sua prima intervista all'Esa (European Space Agency). Ecco le parti salienti: "Mi sento bene, un po' pesante, ma è il primo effetto che sentiamo sul corpo ed ero già pronto. Mi sento molto in forma per essere appena rientrato. La seconda volta è decisamente più facile, forse perché mentalmente sei più pronto e sai già come ti sentirai. Il mio ricordo speciale? Credo sarebbe ingiusto scegliere un momento particolare, perché sarebbe quasi sminuire il valore di tutti gli altri. Credo che quello che resterà di questo retaggio è la sensazione che è possibile unire la gente quando si hanno grandi obiettivi. Cosa mi mancherà? Difficile rispondere, mi manca tutto, mi manca la vita. Mi mancherà tutto l'insieme, il fatto che ogni giorno sai che realizzerai qualcosa. Nel frattempo la scienza continua, la missione non è finita. Ora sarà la volta di raccontare l'esperienza, condividerla. Spero che i miei colleghi e il mio equipaggio abbiano provato orgoglio nel fare questa missione, perché hanno fatto un lavoro fuori dall'ordinario".