Addio a Kobe Bryant, al Sud una strada intitolata a lui

Sono passate meno di 48 ore dalla morte di Kobe Bryant, ma il mondo dello sport non si dà pace. Una tragedia immane che fa riflettere in maniera globale sul senso e sulla fragilità della vita. Il cestista americano, come già detto ieri, aveva un legame particolare con il Sud Italia. In un certo senso era un po' "figlio" di Reggio Calabria, dove visse per un anno quando il padre militò nella Viola Reggio Calabria in Serie A2. Era ancora piccolo, Kobe, eppure frequentava gli allenamenti con la palla in mano, giocava e palleggiava a bordo campo.

Nel corso della su carriera, più volte Bryant ha ricordato Reggio Calabria e il suo legame con quella terra. E' stato lì, in fondo, che si è avvicinato al basket.

E proprio per questo legame 'antico' con Reggio Calabria, in queste ore in città c'è un sentimento comune che vuole assecondare il clima di dolore attraverso iniziative che ricordino il campione.

La Pallacanestro Viola, infatti, ha proposto di intitolare una strada al cestista: "Siamo ancora completamente scioccati dalla notizia della morte di Kobe. Tuttavia il lutto deve cominciare a lasciare spazio all’azione, perché l’eredità del “nostro” campione non vada perduta nella nostra città”, scrive in una nota la Pallacanestro Viola. “Chiediamo ufficialmente –prosegue la nota- al sindaco Giuseppe Falcomatà e al presidente della commissione toponomastica comunale, il professor Giuseppe Cantarella, che una via o una piazza della nostra città sia intitolata a Kobe Bryant. Perché la nostra Reggio è parte di questa grande storia, perché l’eredità non vada perduta. Sappiamo bene che la legge impone dei limiti ma crediamo che in un caso così importante essi possano e debbano essere superati”.