Baselice e la scuola di stregoneria

Il beneventano è per antonomasia dimora di streghe, le cosidette "janare". A Baselice, una leggenda molto diffusa sostiene che, addirittura, sul posto sorgesse una scuola di stregoneria.

Figura carismatica di questa particolare "congrega" era la bellissima Maria. Alta, dai capelli rossi, era originaria di San Bartolomeo in Galdo. Nonostante la sua avvenenza, non riusciva a trovare marito. Per questa ragione, iniziarono a circolare strane voci su di lei.

Questa situazione cambiò quando, alla fiera di Lucera, incontrò Leonardo, che proveniva, per l'appunto, da Baselice. Innamoratasi, Maria lo sposò e andò a vivere nel borgo della Valle del Fortore. Qui, la donna iniziò a dimostrare i suoi poteri preparando pozioni e filtri. La sua bravura era tale che molte donne cominciarono a raggiungere il paese, tant'è che, dopo un po', Maria "istituì" una vera e propria scuola di stregoneria.

Sembra che tra le sue studentesse ci fosse una certa Coletta. Malvagia, era solita chiedere l'elemosina e da mangiare. Quando un contadino rifiutò di darle del cibo, Coletta gli maledì il figlio. Per questa ragione, fu uccisa e smembrata.

Tuttavia, Maria non fu toccata dalla vicenda. Troppo potente la sua magia, troppo temuta e rispettata la sua persona. Perciò, la scuola di stregoneria di Baselice continuò a prosperare. A quanto si racconta, l'incantesimo più che incredibile mai fatto dalla Rossa, riguardò se stessa. In piazza, davanti a tutti i suoi concittadini, ingerì una pozione che la uccise. Almeno questo è quello che tutti pensarono, vedendola senza vita, trasportata via delle sue discepole. In realtà, la donna ritornò e, anche, più giovane e più bella di quanto fosse mai stata.