'Santa subito' il docufilm sulla barese Santa Scorese vince il Festival di Roma

Santa Scorese è una giovane attivista cattolica pugliese uccisa barbaramente da uno stalker il 15 marzo 1991. La sua storia è stata raccontata nel docufilm "Santa subito" di Alessandro Piva e ha conquistato la platea del Festival di Roma, vincendo l'ambito Premio del pubblico, unico riconoscimento della manifestazione voluto dalla Bnl e conferito dagli stessi spettatori mediante un sistema elettronico di votazione.

Il suo è forse il primo caso di femminicidio ad opera di uno stalker. È avvenuto a Palo del Colle e proprio da qui è stata raccontata la storia della giovane ragazza che a 23 anni, sul finire degli Anni Ottanta, è stata uccisa da un uomo incrociato per caso negli ambienti parrocchiali, che la ossessionava e perseguitava da tre anni con appostamenti, lettere deliranti, pedinamenti, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce. Oggi l'uomo sarebbe stato definito uno stalker. Ma all'epoca non si poteva fare nulla contro di lui.

Santa Scorese era una ragazza molto devota che aveva intrapreso la via della vita missionaria. Ma il suo sogno non è mai potuto partire a causa del suo assassinio. Ora è protagonista di un processo di beatificazione / canonizzazione. Il titolo del docufilm, "Santa subito" è proprio legato a questo processo di beatificazione. Il documentario è prodotto da Fondazione con il Sud e Fondazione Apulia FC.

La madre di Santa Scorese

Il regista Piva ringrazia la famiglia di Santa Scorese

Alessandro Piva ha così commentato questa vittoria: "È un segnale importante quello che riceviamo oggi, soprattutto quando in selezione c'erano film di enorme capacità di intrattenimento. Il pubblico premia un film che parla, attraverso gente normale, di temi reali del nostro Paese, il che vuol dire che si mette in discussione, riflette, si emoziona su fatti diventati piaga della nostro vivere civile. Il riconoscimento va alla famiglia Scorese che da quasi trent'anni, con grande dignità, porta avanti la memoria della loro congiunta, ingiustamente strappata loro, una tragedia annunciata che uno Stato efficiente dovrebbe imparare a evitare quando ci sono segnali così conclamati".