Frutta secca, da dove arriva quella che mangiamo? Avvocato fa chiarezza e annuncia una novità

Una nuova direttiva per il commercio della frutta secca arriva in Italia e questo avvocato condivide l'informazione sui social.

La frutta secca è presente in ogni supermercato in grande varietà. Noci, mandorle, nocciole, arachidi e tanti altri tipi di frutta secca sono disponibili da comprare sfusi o in confezioni di varia grandezza. Molti, per esempio, preferiscono acquistare i piccoli sacchetti per fare uno spuntino durante la giornata in ufficio o prima e dopo un allenamento in palestra. Ma possiamo fidarci della qualità e della sicurezza di queste confezioni in vendita? Soprattutto quando si tratta di frutta secca già sbucciata il dubbio che sia salutare consumarla viene facile.

Il cambio etichetta della frutta secca

Massimiliano Dona, avvocato attivo sui social, ha condiviso un video interessante che fa luce su una questione molto importante. Infatti sembra che un nuovo regolamento comunitario abbia deliberato che dal 1° Gennaio 2025 sarà obbligatorio indicare la provenienza sull'etichetta della frutta secca per evitare di indurre in errore il consumatore. Nella descrizione del video Dona mette l'elenco completo di tutti i prodotti menzionati da questo regolamento ufficiale 2023/2429.

@massimiliano.donaSarà obbligatorio indicare l’origine dei prodotti e per evitare di indurre in errore il consumatore, l’indicazione del paese d’origine dovrà essere maggiormente visibile rispetto all’indicazione del paese dell’imballatore. I prodotti ortofrutticoli su cui sarà obbligatorio riportare l’origine sono moltissimi: nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 vengono ovviamente riportati: i) funghi non coltivati; ii) capperi; iii) mandorle amare; iv) mandorle sgusciate; v) nocciole sgusciate; vi) noci comuni sgusciate; vii) pistacchi sgusciati; viii) noci macadamia sgusciate; ix) pinoli sgusciati; x) noci di pecàn; xi) altra frutta a guscio; xii) banane plantano essiccate; xiii) agrumi secchi; xiv) miscugli di noci tropicali; xv) miscugli di altra frutta a guscio; xvi) zafferano; xvii) altri prodotti classificati come ortofrutticoli elencati nell’allegato I. Memo: questa nuova disciplina entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025! #consumatori #etichette #fruttasecca #supermercato #voilosapevate♬ suono originale - massimiliano dona

Una novità sicuramente rassicurante e utile per chi compra e consuma abitualmente frutta secca di ogni tipo che fa molto bene all'organismo e offre diverse proprietà benefiche e permette di trarre energia durante le giornate ricche di impegni. L'Europa ogni tanto opera per il bene dei consumatori e riesce a dare più informazioni e offrire un servizio importante perché le aziende operino alla luce del sole, con onestà e attenzione al benessere di tutti.

Mangiare frutta secca (Foto: TikTok)

 

In generale leggere le etichette dei prodotti quando si va a fare la spesa al supermercato è molto importante. Dalla carne alle uova, e altro, è bene sapere la provenienza e conoscere l'entità di quello che mangiamo e beviamo per stare attenti alla nostra salute.

I benefici della frutta secca

La frutta secca contiene grassi omega 3 e omega 6 che permettono un buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio e contrastano il colesterolo nel sangue. Inoltre spesso viene consigliato di consumare frutta secca per le diete dimagranti o per chi pratica attività sportiva perché sono ricche di proteine e hanno i valori giusti per sviluppare energia e forza nei muscoli. Le varietà in tal senso più consigliate sono le noci, le nocciole e i pistacchi. La frutta secca è anche ricca di sali minerali e vitamine, nonché di fibre per un buon funzionamento dell'intestino e della digestione. Per chi è a dieta aiuta anche a sentirsi sazi senza ricorrere a troppe calorie nel corso della giornata.

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