Donna fa 211 ordini di cibo d'asporto fraudolenti, poi finisce nei guai con la legge

Una donna è finita nei guai con la legge. Il motivo? Ha piazzato oltre 200 ordini di cibo d'asporto usando la carta di credito di un'altra persona. Ora, per lei, sono guai seri con la legge.

La pandemia da Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini. Un fenomeno già in crescita, quello degli ordini di cibo d'asporto, ha subito un'impennata clamorosa nei mesi in cui non era possible sedersi a mangiare al ristorante. Molte persone per arrotondare alla fine del mese hanno iniziato a lavorare come addetti alle consegne, contribuendo a creare forza lavoro per le app in questione. I ristoranti che hanno puntato a questo tipo di servizio e investito in pubblicità hanno ottenuto ottimi incassi negli ultimi tre anni. La cattiva notizia è che le truffe vengono perpetrate anche in contesti simili.

Una donna di 24 anni, B.N., residente nella città inglese di Dereham nella contea del Norfolk, si è resa protagonista di una truffa oggettivamente clamorosa. Anche l'inizio della vicenda ha dell'incredibile. La ragazza in questione, infatti, si è recata a casa di un conoscente per una cena tra amici ed ha suggerito di ordinare del cibo d'asporto tramite un'app. Il proprietario di casa, fidandosi ciecamente, le ha dato la sua carta di credito e l'ha incaricata di completare l'ordine. La truffatrice ha salvato i dettagli della carta sul suo account di un noto servizio di consegne e, nei mesi seguenti, l'ha usata per sé.

La donna che paga il cibo con la carta degli altri

I fatti si sono verificati tra giugno 2021 e ottobre 2022: la donna ha ordinato cibo d'asporto per la somma shock di 5,772.80 sterline (quasi 1000 sterline al mese), al cambio attuale oltre 6,600€. In qualche molto, un amico comune della truffatrice e della vittima se n'è accorto e ha avvisato il proprietario della carta di credito, che ha immediatamente contattato la polizia. Quando gli agenti si sono recati a casa di A.N. e l'hanno interrogata, la donna ha dichiarato di "non aver usato in maniera consapevole" la carta di un'altra persona e che "non era voluto". Ad ogni modo, i giudici non hanno ritenuto credibile la sua tesi e l'hanno condannata per truffa.

Una donna ha usato la carta di credito di un conoscente per pagarsi l'equivalente di 6600€ di cibo d'asporto nell'arco di otto mesi. Foto stock
Una donna ha usato la carta di credito di un conoscente per pagarsi l'equivalente di 6600€ di cibo d'asporto nell'arco di otto mesi. Foto stock

La truffatrice dovrà scontare 20 giorni in un centro di riabilitazione, svolgendo attività socialmente utili, oltre a seguire un programma di 12 mesi di terapia dallo psicologo. Per il resto, come prevedibile, dovrà risarcire l'uomo della stessa identica cifra spesa per gli ordini di cibo d'asporto: 5,722.80£. Attualmente non sono previste somme extra per il danno arrecato. Insomma, forse hanno ragione coloro che dicono che non bisogna fidarsi di nessuno. Se dare la propria carta di credito per fare un ordine di cibo a una persona vuol dire perdere oltre 6.600€, forse è meglio evitare e fare da sé.

LEGGI ANCHE: Va a mangiare pesce e quando legge il prezzo sullo scontrino chiama la polizia: dov'è successo