Giappone, sui mezzi di trasporto a Tokyo c'è una differenza enorme con l'Italia: la testimonianza del tiktoker

Il Giappone è un paese diverso dall'Italia da diversi punti di vista. Sui mezzi di trasporto a Tokyo, infatti, esiste un qualcosa di inconcepibile nel nostro paese (e in molti stati europei).

Chi vive a Napoli o chi, in generale, segue la comunicazione dei politici, ricorderà una delle dichiarazioni più clamorose di Luigi de Magistris durante i suoi dieci anni come sindaco di Napoli. L'ex magistrato, infatti, assicurò che la sua città avrebbe avuto un trasporto pubblico così efficiente da essere "secondo solo al Giappone". Fino al 2021, ultimo anno della sua amministrazione, la città partenopea non vantava affatto un trasporto pubblico soddisfacente e negli ultimi due anni, sotto Gaetano Manfredi, la situazione non è certamente cambiata in meglio.

Pochi anni fa, sui social, comparve una storia inventata, a cui credettero migliaia di persone, in Italia e nel mondo. Secondo questo racconto, in Giappone il capotreno chiederebbe scusa a ogni singolo passeggero nel caso in cui il treno arrivasse in ritardo. Non è propriamente così: l'unica cosa vera è che il personale dei treni in Giappone fornisce (a chi lo richiede) un certificato per giustificare il ritardo del passeggero (solo se pari o superiore a 5 minuti) al lavoro. Altro dato vero è che in Giappone i treni ad alta velocità hanno 0,6 minuti di ritardo medio, dunque quasi inesistente.

Giappone, la metropolitana e lo scompartimento unico (quasi) nel mondo

Un tiktoker australiano ha pubblicato un video con la didascalia: "Cosa mi ha scioccato del Giappone come turista australiano". All'interno della metropolitana, infatti, ci sono degli scompartimenti accessibili solo alle donne. Questa usanza esiste dal 2005. Nel 2004, infatti, le autorità di Tokyo hanno registrato il numero più alto di sempre di lamentele da parte delle cittadine: moltissimi uomini, infatti, toccavano le loro parti intime oppure le fotografavano di nascosto. L'anno seguente è stata presa la decisione drastica di istituire vagoni accessibili solo alle donne. Un tiktoker australiano ha realizzato il video per mostrare ai suoi follower questa particolarità:

Molte persone hanno criticato il vlogger: "Hai fatto un video per mostrare un vagone accessibile solo alle donne e ci sei entrato, violando la legge". Qualcun altro nei commenti, suggerisce: "Fallo in Arabia Saudita". Anche nello stato mediorientale, esistono compartimenti dedicati solo alle donne sui mezzi pubblici. Se il tiktoker sembra essersela cavata in Giappone, forse in Arabia Saudita non gli sarebbe stato concesso di registrare e pubblicare un video su TikTok. In Italia non esistono vagoni della metro o dei treni accessibili solo alle donne. Nella società odierna, sempre più persone spingono per avere bagni 'neutri' in nome dell'uguaglianza; creare vagoni riservati al pubblico femminile rappresenterebbe un passo indietro. Ma in Giappone, pochissimi anni fa, le molestie contro le donne avevano raggiunto un livello preoccupante e le istituzioni sono dovute intervenire in maniera drastica.

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