Napoli, spunta un annuncio di lavoro vergognoso: quanto paga il ristorante giapponese per 10 ore al giorno

Un ristorante giapponese di Napoli è finito al centro di accuse di sfruttamento. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha ricevuto la segnalazione da parte di una persona che si è candidata per lavorare come cameriere. Il locale non le ha offerto un trattamento economico propriamente allettante.

L'estate si avvia alla conclusione e insieme a settembre ricomincerà il lento ma inesorabile ritorno alla normalità. Molte persone, dopo un'estate di relax, sono alla ricerca di un lavoro che permetta loro di occupare le giornate e, al contempo, di guadagnare. Tra loro c'è una persona (non è chiaro se si tratti di un uomo o di una donna) che si è candidata per lavorare come cameriere in un ristorante giapponese di Napoli, nel quartiere Fuorigrotta.

Dopo la fine della pandemia, uno dei temi di attualità più dibattuti è stato quello dei giovani che secondo alcuni politici "non vogliono lavorare". In particolare negli ultimi due anni alcuni mestieri, come camerieri, cuochi, bagnini e addetti alle pulizie avrebbero ricevuto poche candidature rispetto al passato. Si dice che il motivo principale sia la mancata voglia da parte degli Under 30 di occupare i fine settimana. Ma, forse, molti giovani rifiutano il lavoro perché le condizioni offerte sono poco vantaggiose? Nella chat ricevuta dal deputato Francesco Emilio Borrelli, si nota come un ristorante giapponese di Napoli pretenda ben 10 ore di lavoro giornaliere a fronte di una paga oraria oggettivamente bassissima.

Il ristorante giapponese di Napoli e la paga da fame

La conversazione è piuttosto breve. Da una parte c'è il ristoratore giapponese, che spiega di trovarsi a Fuorigrotta, dall'altro il candidato (o la candidata) che chiede informazioni. Ne emerge che per 10 ore di lavoro, il locale offre 750€ al mese. I turni sono due: 11-15 e 18-24. Come sa bene chi fa il cosiddetto turno 'spezzato', in quelle tre ore al massimo ci si riposa un po' (pensando al ritorno al lavoro), ma non si ha il tempo per fare altre attività. Curioso come il gestore del ristorante giapponese di Napoli, di nazionalità cinese, scriva: "Si vede che sei italiano, noi cinesi non guardiamo le ore di lavoro. Per noi è lavoro e basta". L'aspirante cameriere, alla fine, rifiuta, facendo notare come siano circa 3€ l'ora.

Va detto che il ristoratore abbia scritto: "750€ all'inizio, ma possono crescere". Quanti imprenditori hanno usato questa tattica per attirare i candidati, senza poi passare dalle parole ai fatti? In un periodo storico in cui l'inflazione colpisce duramente i risparmi degli italiani, 750€ sono oggettivamente pochissimi, anche per chi vive in una stanza singola e non in un monolocale. I prezzi degli affitti a Napoli sono più bassi rispetto a Milano, Firenze e Roma, ma non è di certo la città più economica d'Italia. Solo chi abita ancora in casa dei propri propri genitori può arrivare a mettere da parte qualche risparmio con 750€ di entrate mensili. Chi ha una stanza o un monolocale in affitto dev'essere estremamente parsimonioso per gestire tutte le spese con uno stipendio simile.

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