Porto, il nome della barca è la personale vendetta di un figlio: "Caro paparino, ora chi è..."

Nel porto di una città italiana è apparsa una barca che al posto del nome ha una vera e propria scritta che rappresenta la vendetta di un figlio su suo padre: come si chiama il veliero

Alcune città di mare sono famose per avere dei porti pieni zeppi di barche di tutte le dimensioni. Molte di esse hanno nomi canonici, altre decisamente più particolari. In effetti, ci sono tanti motivi per i quali scegliere di chiamare il proprio mezzo acquatico in un modo o nell'altro. Spesso influiscono le proprie passioni e interessi, così si trovano nomi legati alla musica, all'arte, allo sport o a qualsiasi cosa appassioni il suo skipper. In alcuni casi, i nomi delle imbarcazioni raccontano di luoghi che si sono visitati e che hanno un significato speciale. Così si prende  in considerazione il nome di una città, di una spiaggia o di un posto che ha lasciato un'impressione duratura.

In numerosi casi, i guidatori di barche utilizzano per esse termini e aggettivi che evocano immagini del mare, come "onda", "mareggiata", "blu", "riflessi", "corallo", "bussola", e così via. Belli anche tutti quei nomi che derivano da mitologie marine, leggende o culture che affascinano come Scilla e Cariddi. Ci sono poi diversi appellativi che evocano il senso di avventura e scoperta, come "esploratore", "avventuriero", "orizzonte", "coraggio". Non mancano però anche modi di chiamare il mezzo che esprimano emozioni o sensazioni, come "serenità", "gioia", "libertà", "brivido".

Se la barca rappresenta un nuovo inizio o un cambiamento significativo nella propria vita, si tende a riflettere su nomi che rappresentano questo senso di trasformazione. C'è anche chi sperimenta con giochi di parole o allitterazioni che possono rendere la propria nave più memorabile. Gli appassionati di storia o letteratura trovano spesso dei termini che abbiano un significato speciale o che ispirino l'appellativo dell'imbarcazione. Infine, se la barca è condivisa con altre persone, di solito si coinvolge l'equipaggio nella scelta del nome e si trova qualcosa che rifletta la relazione che intercorre tra i vari membri.

Porto, sul lato di una barca compare il nome più assurdo: è una palese vendetta di un figlio su suo padre

In generale, il nome della barca dovrebbe avere un significato personale e speciale per chi la acquista e utilizza. La persona in questione tende a scegliere qualcosa che la faccia sentire connesso alla propria avventura marina e che sia unico come la propria esperienza. Colui che ha lasciato in un porto non meglio specificato di una città italiana l'imbarcazione trattata oggi in quest'articolo, ad esempio, non deve aver avuto un buon rapporto con suo padre.

Porto
Fonte: Instagram @nomidibarche

Sicuramente la relazione genitori-figli è sempre piuttosto complicata, tuttavia, nel caso di oggi (segnalato dalla pagina Instagram @nomidibarche) pare proprio che il guidatore della barca abbia voluto mettere le cose in chiaro con suo padre. Infatti, sul lato del mezzo si legge, in inglese: "Now, who's the loser, dad". In italiano sarebbe tradotto come: "Ora chi è il perdente, papà". Forse un giovane, per troppo tempo accusato dal congiunto di essere uno scansafatiche, è riuscito con le proprie forze ad acquistare una barca (neanche tanto piccola) e a tenerla ormeggiata al porto, quindi si sente un vincente. Una vera e propria vendetta.

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