Bar, al suo interno spunta un cartello in cui si parla di bibite refrigerate: ecco cosa c'è di imbarazzante e deprimente
Ordinare bibite fresche in estate è una piacevole esperienza per combattere il caldo e dissetarsi. Se ci si trova in un bar o in un ristorante, si possono ordinare bevande fredde come acqua gassata, acqua minerale, limonata, aranciata o bibite analcoliche come Coca-Cola, Pepsi, Sprite, ecc. Molte sono disponibili anche nella versione "zero" o "light" per chi preferisce evitare lo zucchero. Esistono poi i succhi di frutta freschi che rappresentano una scelta deliziosa e rinfrescante. Provare succhi di agrumi come arancia, limone, pompelmo o succo di frutti di bosco è una bella esperienza. Alcuni locali offrono poi anche frullati strepitosi.
Se si preferisce qualcosa di più elaborato, esistono sempre i frappè o le granita, che sono bibite ghiacciate a base di caffè, frutta o altri ingredienti. Qualora si preferisca qualcosa di ancor più sofisticato, molti bar propongono cocktail estivi freschi come mojito, daiquiri, spritz o sangria. Il tè freddo è un'altra opzione rinfrescante, così come l'acqua aromatizzata con fette di agrumi, cetrioli, menta o altre erbe. Infine, qualora ci si trovi in una destinazione turistica, è cosa buona e giusta assaggiare le bevande locali tipiche della zona, che potrebbero essere fresche e adatte alla stagione estiva. Ma a che prezzo?
Bar, il cartello esposto riguardo le bevande fresche è pura follia: ecco perché
Bisogna ricordarsi sempre di idratarsi adeguatamente durante la stagione estiva, soprattutto quando il caldo è intenso. Bere molta acqua e scegliere bibite che aiutino a rinfrescarsi e godersi al meglio l'estate è fondamentale. Eppure, a volte, i bar e i lidi propongono dei sovrapprezzi esagerati per un po' di frescura in più. È proprio di questo che 'parla' un cartello messo in evidenza dall'avvocato (sempre dalla parte dei consumatori) Massimiliano Dona.
Tutti i giovedì sul profilo del noto avvocato spuntano dei cartelli a volte esilaranti, altre volte saggi, altre volte ancora con un sapore 'amaro'. Quello di oggi rappresenta proprio quest'ultimo caso. Trattasi di un avviso affisso in un bar che recita: "Al prezzo delle
bibite refrigerate si deve sommare l'aggiunta fresco". Leggere una cosa del genere in estate è non solo imbarazzante, ma anche deprimente considerando che è naturale conservare le bibite al fresco e fornirle ad una certa temperatura ai clienti.
Ad ogni modo, come sottolinea anche Massimiliano Dona, non è illegale questo sovrapprezzo - rispetto ad altri (ad esempio quello che alcuni attuano per il pagamento con POS e non in contanti). L'unica precisazione è che andrebbe specificato sempre sul menù di quanto aumenta il costo della bevanda in questione per essere stata messa in frigo o, peggio ancora, per qualche cubetto di ghiaccio.