Noa, l'affondo velenosissimo alla cantante israeliana a Napoli per la festa scudetto: "Non si sta sul palco così!"

Ieri c'è stata la festa scudetto per la vittoria del campionato di calcio da parte del Napoli. Tra gli ospiti della serata, trasmessa da Rai 2 direttamente dallo stadio Diego Armando Maradona, anche la cantante israeliana Noa, ospitata da Stefano De Martino. Perché la grande artista è finita nella bufera?

Noa è una cantante israeliana molto nota in tutto il mondo per il messaggio che porta all'interno dei suoi brani: un messaggio di speranza contro l'ambiente in cui è cresciuta, quello della guerra e del terrorismo. Da sempre, infatti, l'artista ha voluto raccontare la necessità di una pace tra Israele e Palestina.

Uno dei suoi album, datato 2011, s'intitola Noapolis: Noa Sings Napoli, ed è una dedica alla città partenopea. Nel disco Noa canta diversi brani iconici del capoluogo campano, da Torna a Surriento a Tammurriata Nera. Così, ieri, il conduttore Stefano De Martino che ha presentato la festa scudetto del Napoli - campione d'Italia - ha voluto avere anche lei tra gli ospiti. La cantante si è esibita in due performance insieme ai Solis String Quartet. Il primo brano cui ha dato voce è stato I' te vurria vasa, il secondo proprio la Tammurriata Nera. Sul web sono esplosi commenti di apprezzamento per l'artista. In particolare, è stato apprezzato il suo napoletano perfetto (da alcuni giudicato migliore di quello di Emma Marrone). Qualcun altro, tuttavia, non ha perso occasione per criticare, come sempre.

Noa, un commento infame contro la sua esibizione durante la festa scudetto del Napoli fa riflettere: "Un'occasione sprecata"

Gli ospiti della serata di ieri al Diego Armando Maradona hanno spaccato il pubblico letteralmente a metà. Mentre l'esibizione di Emma non è piaciuta particolarmente, Gigi D'Alessio incassa solo commenti positivi. Lo stesso vale per Enzo Avitabile e Silvio Orlando. L'intervento di Alessandro Siani è stato definito da alcuni non molto incisivo, mentre quello di Biagio Izzo (che ha esordito come nuovo giocare del Napoli 'Izzinho') ha fatto sorridere un po' tutti. Arisa, pur essendo sempre impeccabile vocalmente, non ha colpito perché ha cantato con un napoletano non pulitissimo. Lina Sastri, Nino D'Angelo e Marisa Laurito hanno fatto la loro perfetta dimostrazione di cosa significhi essere colonne portanti di una città come Napoli.

Se Sal Da Vinci ha chiuso in bellezza con la canzone forse più caratteristica del capoluogo campano (A' città e' Pulecenella), Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Franco Ricciardi, Andrea Sannino e James Senese hanno contribuito alla perfetta riuscita della serata. Il re delle fiction Massimiliano Gallo e la regina dei film partenopei Serena Autieri hanno lanciato bei messaggi in merito alla città di Napoli. Francesco Paolantoni ha fatto sorridere chiunque - soprattutto in coppia con Izzo e De Martino - mentre un po' meno apprezzati per il microfono rotto gli interventi di Peppe Iodice. Per dare spazio anche ai giovani Luchè e Clementino hanno buttato giù lo stadio con le loro canzoni, malgrado anche qui non sia mancato qualche intoppo tecnico.

Noa
Noa, un utente di Twitter critica il suo modo di stare sul palco a Napoli per la festa scudetto: il playback non va bene per un talento come il suo!

Ma è il bello della diretta. Peccato solo per una cosa, in ognuno dei casi sopra citati - ma soprattutto per Noa, che ha una voce spettacolare. Ad evidenziare questo 'problema' è un utente che affonda la serata scrivendo su Twitter: "Mi fa una rabbia dover vedere Noa fare un playback quando avrebbe potuto regalarci un'interpretazione personale ed emozionale per la situazione... Occasione sprecata". Insomma, il problema secondo la persona che scrive tale tweet è questo: non si può stare sul palco in playback... Tuttavia, in questo caso si è reso necessario per la tipologia di evento.

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