Spare, il principe Harry ricorda così quell’oltraggioso tradimento: "Papà e William non hanno fatto niente”

Nel suo libro Spare-il minore, il principe Harry coglie la palla al balzo per levarsi qualche sassolino dalla scarpa: ecco chi c’è nel suo mirino

Esattamente come spiega dalle prime pagine della prefazione, questo libro di oltre 500 pagine serve per spiegare il suo punto di vista per le sue ragioni visto che, il padre e il fratello, in occasione del funerale del nonno, il principe Filippo, non hanno voluto sentire ragioni della sua scelta di lasciare una volta e per sempre la corona. Sin dalle prime pagine si nota perfettamente come la sua infanzia sia stata caratterizzata dal fatto di essere solamente il sostituto del fratello, per l’appunto ‘Spare’, ossia la riserva nel caso fosse successo qualcosa all’erede al trono, suo fratello maggiore William.

Un sentimento quello di essere il secondo che l’ha sempre turbato anche perché, come spiega nelle pagine in cui ricorda la sua giovinezza, non si è mai sentito adatto al ruolo di principe, non solo perché poco studioso rispetto al padre e al fratello, ma anche perché incline a non seguire le regole. Eppure sembra che abbia fatto di tutto per farsi non solo accettare dalla famiglia, ma anche per rendere fieri i membri dell’istituzione del suo comportamento e del suo operato per la corona.

Spare, il principe Harry ricorda quel tradimento oltraggioso: “Papà William non hanno fatto nulla”

Dopo aver terminato i suoi studi ad Eton, prima di iniziare il servizio militare, il padre suggerì al minore dei suoi figli di fare prima un anno sabbatico, prima di intraprendere il servizio. Suggerimento che Harry segui molto volentieri soprattutto perché per un anno trascorso le sue giornate in Australia badando al bestiame. In un pacco proveniente da palazzo, un giorno trovò il libro di un caro maggiordomo di sua  madre, Lady D, che era stato venduto con l’intento di rivelare scottanti verità, ma in realtà non diceva niente.

Ricorda il sangue che gli ribolliva e la voglia di tornare a Londra ma suo padre e Willy lo fermarono. Potevano solo pubblicare un comunicato di condanna e così fecero, escludendolo: “ Con toni misurati, si condannava il maggiordomo per il tradimento compiuto e di chiedeva pubblicamente un incontro con lui per capire cosa lo avesse spinto a scrivere e per esaminare le sue cosiddetto rivelazioni”. In effetti il maggiordomo rispose pubblicamente accettando non solo l’incontro, ma dichiarando anche di volerli dare qualche consiglio per la famiglia reale.parole che facciano arrabbiare ancora di più erri, ma quanto pare non i suoi familiari che, non accettarono di vederlo in quell’incontro programmato.

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