Sapete che in Basilicata c'è un tesoro di inestimabile valore ricercato da secoli ma non ancora trovato? Ecco dov'è

Nascosto in una valle della Basilicata si trova un tesoro di inestimabile valore, ricercato da secoli ma non ancora trovato. Ecco l'affascinante storia

La Basilicata è una regione estremamente affascinante. Il suo territorio è ricco di paesaggi diversi tra loro e molto particolari, che affascinano i viaggiatori di tutto il mondo. È anche una regione ricca di Arte e di Storia: i Sassi della città di Matera sono patrimonio dell'UNESCO e la città stessa è stata capitale europea della cultura nel 2019. Anche la cucina lucana non ha nulla da invidiare alle cucine delle regioni limitrofe, come la Campania e la Calabria.

La Basilicata è anche ricca di leggende e di miti affascinanti e particolari. Una di queste riguarda un tesoro di inestimabile valore, che si troverebbe nella valle del Basento, e più precisamente nel comune di Bernalda, in provincia di Matera. Bernalda è una cittadina di circa 12.000 abitanti, ed è ricca di palazzi e monumenti storici molto affascinanti.

Il tesoro perduto: ecco una delle più belle leggende della Basilicata

Secondo una nota leggenda, all'interno di un palazzo situato a Bernalda viveva una famiglia ricchissima. Poco prima di morire, il capofamiglia ripose tutto il tesoro all'interno di una stanza segreta del palazzo. Come riporta IlComuneinforma.it, si tratta del Palazzo Ammicc, situato nel cuore del comune lucano. Secondo la leggenda, l'unico modo per trovare il tesoro era quello di sacrificare un bambino non ancora battezzato. Nessuno ci è mai riuscito, anche se una zingara, anni dopo, provò a trovarlo. Fingendosi parrucchiera, la donna riuscì ad avere l'autorizzazione per entrare nel palazzo, dove pettinò la nuova proprietaria. Nonostante una lunga e complessa ricerca, la donna non trovò il tesoro e allora rapì la figlia della proprietaria e fuggì con lei, crescendola poi come se fosse sua figlia.

Diversi anni dopo la bambina, ormai diventata una giovane donna, sentì le campane del paese di Bernalda suonare. Dopo aver chiesto per chi suonassero, i suoi compagni le rivelarono che la sua vera madre era la ricca proprietaria, e che le campane suonavano per la sua morte. La giovane cercò informazioni sulla madre, ma non riuscì a trovare ciò che voleva. A un certo punto, la ragazza si avvicinò alla bara della ricca signora e iniziò a parlare con lei. Gli altri figli della donna si trovavano lì proprio in quel momento, e compresero che la giovane era la loro sorella perduta. Pur pregandole di rimanere con loro, la giovane decise di tornare tra gli zingari. Uno dei fratelli, a quel punto, si arrabbiò e le sparò, mirando alle spalle, credendo di liberarla, in questo modo, dagli zingari. Adesso, a Palazzo Ammicc c'è una finestra murata, e si dice che dietro questa finestra si trovi il fantasma della signora, che aspetta ancora il ritorno della figlia rapita. Il tesoro, intanto, è ancora nascosto in un luogo recondito del palazzo.

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