“Non ci riesco più”, la terribile malattia di Nino D’Angelo, fan in lacrime

Il grande artista Nino D’Angelo ha scelto di aprirsi del tutto con i suoi fan, parlando di alcuni dei momenti peggiori della propria vita: “Non sognavo più”.

Molti non sanno che, in seguito alla scomparsa della mamma, Nino D’Angelo si è ritrovato in uno dei momenti più tristi della sua esistenza: la depressione lo ha letteralmente travolto. In un’intervista realizzata dalla conduttrice Mara Venier il partenopeo ha confessato ai telespettatori tutti gli aspetti più oscuri della terribile malattia in questione, per colpa della quale è stato ‘fermo’ per un periodo di quattro anni: “Non ti fa ridere e non ti fa più sognare”.

L’esistenza di Nino D’Angelo certamente è stata complicata: dopotutto, il cantautore ha raccontato diverse volte della difficoltà di una città, la sua, dominata dalla camorra. “Volevano i soldi. Vedevano il successo. Telefonavano, minacciavano” ha affermato il cantautore raccontando del giorno nel quale ha dovuto scappare dal luogo che gli ha dato i natali. Nino D’Angelo si è sempre aperto tanto sul proprio privato… ed è appunto per questa ragione che, chiacchierando nel salotto di Mara Venier, si è aperto sulla sua depressione.

A scatenarla è stata la scomparsa della mamma. “Ho conosciuto la depressione” ha asserito l’uomo nel talk show. “Sono stato fermo per quattro anni perché non avevo più voglia di fare niente” ha ammesso, annunciando però di aver superato questo terribile momento anche grazie all’aiuto e all’affetto delle persone che gli stavano accanto.

Nino D’Angelo, la verità: “Dovevo vivere per loro”

“La depressione non ti fa ridere e non ti fa più sognare” le tristi parole di Nino D’Angelo, invitato nel talk show di Mara Venier. Probabilmente non si comprende al pari di altre patologie, ma non bisogna comunque sottovalutarla. Soltanto recentemente (complice anche il lockdown che ha messo in ginocchio tutto il pianeta) c’è stata una crescita di “malati” di depressione: se prima erano il 27% ora siamo intorno al 41%. Nel caso di una sindrome del genere è necessario affidarsi alle sapienti mani di un dottore, psicologo o psichiatra che sia, essendo costanti nella terapia fino alla completa guarigione.

Solo per la sua famiglia, il cantautore di Napoli è stato in grado di uscirne. L’aiuto del figlio e della moglie, per Nino D’Angelo è stato importantissimo: nel corso della chiacchierata l’uomo ci ha tenuto a ringraziare in particolar modo la sua dolce Annamaria, che (stando a quanto lui stesso ha dichiarato) è stata sempre al suo fianco. “Dovevo io vivere per loro” ha raccontato nell’intervista.