Bobby Solo lo rivela solo a fine carriera: "Perché ho scelto questo nome d'arte"

Al secolo è Roberto Satti, ma da tutti è conosciuto come Bobby Solo: nato nel 1945, l’artista romano vanta una sensazionale carriera come cantautore di brani capaci di segnare un’epoca tra i quali l'iconico Una lacrima sul viso. E' stato vincitore di due edizioni della kermesse più importante d'Italia, il Festival di Sanremo, nel decennio '60/'70 con Se piangi se ridi e Zingara e ha anche preso parte all’Eurovision Song Contest nell'ormai lontano 1965. Bobby Solo rappresenta il nome d’arte scelto da Satti, ma immaginate perché ha scelto di chiamarsi così? In un'intervista rilasciata per il Corriere della Sera, il veterano ‘rivale’ di Little Tony si è lasciato andare al racconto di varie curiosità sul proprio percorso in campo musicale e canoro. Per esempio, come venne il successo immortale di Una lacrima sul viso, probabilmente la sua canzone più celebre, nonostante la squalifica subita nel Festival di Sanremo del '64 (dovuta al fatto che la eseguì in playback).

Il famosissimo brano vide la luce così: il padre di Mogol chiese a Bobby se avesse un singolo in cantiere e il ragazzo gli fece ascoltare appunto Una lacrima sul viso, scritta in cucina mentre la madre preparava del cibo. “Lui ne sentì un pezzo e mi disse che il testo era banale ma la musica non era male”. Fu perciò il miglior paroliere che l'Italia abbia mai conosciuto in persona a sistemarla: “La compose al volo dettandomi le parole. Una lacrima sul viso è nata in 20 minuti dentro ad una R4 color grigio topo”, rivela, riferendosi a Mogol. Sempre al Corriere,  Satti ha anche raccontato il bizzarro episodio che lo condusse al nome con cui tutti lo conosciamo. Il suo talento, che lo ha reso noto anche al di fuori della nostra nazione, non era particolarmente riconosciuto da suo padre il quale, avendo una passione per la musica classica, storceva il naso di fronte al figlio che ovviamente strimpellava brani rock.

“Si vergognava di me. Diffidò la casa discografica di allora, la Ricordi, dicendo che io ero minorenne e che non avrebbero dovuto usare il cognome Satti perché non voleva che all’Alitalia, dove lui lavorava come dirigente, venissero a sapere che io facevo il cantante”, afferma il padre dell’ex gieffina della quindicesima edizione Veronica Satti. Il direttore artistico volle allora cambiare il nome Roberto in Bobby. Tuttavia la parte interessante viene adesso. Da dove arriva “Solo”? E' presto detto. A quanto pare, si trattò semplicemente di un errore nella trascrizione. La segretaria domandò quale cognome associare a Bobby e il responsabile replicò: “Solo Bobby”. Non avendo capito, l'ignara donna diede a Roberto il soprannome che l'avrebbe reso celebre in tutto il mondo: Bobby Solo.

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