Diego Abatanutono, la terribile malattia entrata nella sua vita: "... in sala operatoria, con il bisturi"

Diego Abatantuono è senza dubbio uno degli attori più amati e apprezzati del cinema italiano. Tuttavia, pochissimi fan conoscono uno dei momenti più difficili che ha dovuto affrontare il comico di origini pugliesi. È successo tutto mentre Diego si esibiva sul palco di Derby, durante uno spettacolo che durò circa due ore e mezzo. Abatantuono, affiancato da altri attori tra cui Giorgio Faletti, Massimo Boldi, e Ugo Ponti, si è fatto conoscere dal pubblico con la commedia "La tappezzeria". Il suo mentore è stato Enzo Jannacci, che ha seguito il grande attore sin dal suo esordio nel mondo del cinema.

Tuttavia, proprio in quel periodo, Diego dovette fare i conti con un lungo calvario. Durante i primi giorni di prove, infatti, iniziò ad accusare dei problemi di salute. Tra questi sintomi una tosse molto fastidiosa, che gli impediva di recitare correttamente e in alcuni casi lo rendeva persino incapace di parlare. Sebbene avesse preso più di uno sciroppo, la situazione non cambiava. Lo stesso Diego voleva sapere cosa stesse causando questo disagio, anche perché non poteva trattarsi di tonsillite, dato che le tonsille gli erano state tolte all'età di 9 anni. Così Enzo Jannacci lo ha aiutato con la sua siringa miracolosa, come riportato da oksalute. Un mix di medicinali che aveva già utilizzato su altri attori del cast, incluso Massimo Boldi. Dopo aver incontrato Jannacci, Diego ha scoperto di avere la pertosse. In circostanze normali, Diego avrebbe dovuto semplicemente stare a riposo per non affaticarsi. Così hanno cercato di curare il malessere di Diego.

Ugo ed Enzo si recarono in farmacia e tornarono con un sacchetto di medicinali e una siringa da 50 cm. Poco prima di andare in scena, Enzo iniettò una miscela di medicinali nel corpo di Diego. Forse del cortisone unito ad un antibiotico, con l'aggiunta di un sedativo per la tosse. Per dare a Diego più energia e farlo esibire al meglio sul palco, Enzo decise di aggiungere anche qualche goccia di Campari Soda. Quest'ultimo è riuscito a raggiungere il suo obiettivo e Diego riuscì a concludere lo spettacolo, anche se l'attore da quel momento peggiorò, continuando ad accusare questi tipi di malesseri. Diego Abatantuono dopo la sua performance iniziò a sentirsi malissimo, visto che cominciò a salire anche la febbre alta. Grazie agli antibiotici, l'infezione venne eliminata.

Dopo un mese dall'accaduto, Diego non si sentiva ancora in forma, quindi seguì il consiglio di Enzo Jannacci e decise di recarsi in luoghi ad alta quota. In effetti, all'epoca c'era l'abitudine di credere che questo tipo di infezione si risolvesse in posti in cui la concentrazione di ossigeno era più bassa. Così Diego partì per recarsi in montagna, a quota 2000 metri. Ma qui la situazione continuò a peggiorare, e dopo due giorni Diego non aveva più voce. Con grande difficoltà riuscì a raggiungere la città di Milano, dove visitò un otorinolaringoiatra, che lo mise al corrente delle sue condizioni di salute.

In realtà, non si trattò di una semplice ricaduta, ma di una grave infiammazione che colpì le corde vocali che si gonfiarono a tal punto da unirsi completamente e diventare una cosa sola. Così Diego ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico, che era l'unico modo per rimettersi in salute: "Bisturi per separarle, un po' di riposo e tutto tornerà a posto", le parole del medico che consigliò a Diego Abatantuono di sottoporsi immediatamente a un intervento chirurgico. È quello che accadde nel 1978, anno che diede una bella lezione a Diego Abatantuono: meno stress e più attenzione per la sua salute.