Amadeus ne parla per la prima volta davanti a tutti: "E' successo anche a me, ero solo un bambino"

Amadeus si è lasciato andare ad una confessione inedita davanti al pubblico dei Soliti Ignoti. Durante la puntata andata in onda ieri, lunedì 21 marzo, Edoardo Pesce e Alessandro Roja hanno preso parte al celebre game show di Rai 1 come concorrenti. Molti di voi conosceranno il duo grazie alla serie tv Romanzo Criminale. Roja e Pesce, che interpretano rispettivamente i ruoli di Dandi e di Ruggero Buffoni, sono amici dal 2008, anno in cui è stata pubblicata la prima stagione della serie. Ai Soliti Ignoti, i due hanno dimostrato di non aver perso il feeling e la complicità che li ha sempre legati.

Prima dell'inizio del gioco, gli attori hanno colto l'occasione per presentare il loro ultimo lavoro: un remake del celebre "Altrimenti ci arrabbiamo" in cui interpretano i ruoli principali. Travolto dai ricordi, il conduttore Amadeus ha fatto una confessione a sorpresa che ha entusiasmato il pubblico di Rai 1. Il prossimo 23 marzo, il remake del film con Bud Spencer e Terence Hill verrà distribuita nelle sale cinematografiche italiane, con i protagonisti Edoardo Pesce e Alessandro Roja.

I due attori, che si sono ritrovati dieci anni dopo la conclusione di Romanzo Criminale, hanno partecipato a una puntata dei Soliti Ignoti per presentare il film. "È un omaggio a due giganti della generazione precedente con cui siamo cresciuti", ha spiegato Roja, che interpreta Terence Hill nel film. Dopo il collega, Edoardo Pesce ha evidenziato il proprio - come tanti altri volti del settore - debito verso l'inimitabile duo: "Veniamo tutti da lì". Travolto dai ricordi, Amadeus non ha esitato a ricordare gli anni della sua infanzia, quando guardava Bud Spencer e Terence Hill, i cui film sono semplicemente un cult. "Da bambino ho vissuto anche io quell'epoca", ha spiegato il conduttore, non nascondendo l'emozione: "Rimanevamo tutti ipnotizzati dalle loro scazzottate". Pace e Roja tentano di far rivivere Bud Spencer e Terence Hill nel remake. Amadeus è appassionato del progetto e non vede l'ora di andare al cinema per vedere i due attori all'opera.

Amadeus dopo Sanremo 2022 è diventato il vero protagonista. Gli ascolti dell'ultima edizione del Festival hanno fatto conquistare ad Amedeo Umberto Rita Sebastiani altri due anni al timone della kermesse Rai. Il conduttore in questi ultimi giorni si è raccontato come un libro aperto al settimanale Sette de Il Corriere della Sera, svelando le debolezze e i punti di forza di un ragazzo che si è fatto da solo: "Mio papà era istruttore di equitazione, mia mamma casalinga e hanno girato l'Italia. Dalla Sicilia si sono trasferiti a Ravenna dove sono nato io, poi a La Spezia. Infine a Verona, dove sono cresciuto". Così  ha ricordato la sua gavetta Amadeus, partito dalla radio locale per raggiungere l'Olimpo dei conduttori.

Oggi sta raccogliendo i risultati dei suoi sforzi e ha parlato anche dell'orgoglio dei genitori dopo il successo del Festival. "Si sono commossi. Mia madre mi ha scritto un messaggio che mi ha strizzato il cuore. Mi hanno detto: 'Non meritiamo di essere i tuoi genitori'. Ho risposto: 'Non lo dovete dire neanche per scherzo. Loro stanno sempre in un angolo, non sono molto presenti, sono timidi. Mio padre poi è un uomo molto severo, molto forte caratterialmente, poco espansivo. Loro hanno fatto una cosa molto importante per me, non mi hanno mai ostacolato. Negli anni '70 sentire che tuo figlio faceva il dj era come dire che era un drogato. Tante volte glielo hanno chiesto e non si sono mai vergognati. All'epoca per un ragazzo come me era impensabile fare la televisione. Avevo due genitori che non c'entravano niente col mondo dello spettacolo, io non conoscevo nessuno, non ero figlio d'arte. Le mie probabilità non erano una su mille, ma una su un milione. Però ce l'ho fatta".