Fiorello ammette la dipendenza dalla droga nascosta per anni: "Non ce la facevo più"

Rosario Fiorello è senza dubbio uno dei comici più famosi d'Italia. Nato a Catania nel maggio del 1960, nel corso della sua carriera ha lavorato come animatore nei villaggi turistici, DJ, cantante, comico, presentatore e talvolta anche attore, sia teatrale che per prodotti cinematografici. Un artista a 360 gradi. Il periodo di massima popolarità è stato senza dubbio quello in cui conduceva "Viva Radio 2" insieme a Marco Baldini. Come ospite ha partecipato diverse volte anche al Festival di Sanremo. Nel 2020 e nel 2021 è stato la 'spalla' di Amadeus per tutte e cinque le serate del Festival, nel 2022 è comparso solo nella prima serata con un monologo che ha fatto arrabbiare non poco i no-vax. Da diversi anni compare a sprazzi in tv: nel 2021, dopo cinque anni di stop, è tornato a esibirsi nei teatri, la sua grande passione.

Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi successi televisivi, teatrali e radiofonici. Appena arrivato all'apice della popolarità, ha avuto diverse fidanzate tanto belle quanto famose: si ricorda sicuramente il periodo di fidanzamento tra il 1994 e il 1996 con Anna Falchi, all'epoca al top della forma. C'è anche un curioso aneddoto: un giorno la Falchi andò a casa di Fiorello senza avvisarlo e lo trovò a letto con un'altra donna, di cui non è mai stata resa nota l'identità. Ovviamente quella fu la fine della loro storia. Dopo aver lasciato la modella romana, ha conosciuto Susanna Biondo, che ha iniziato a frequentare nel 1997. Nel 2003 i due si sposano e tre anni dopo nasce la loro prima e unica figlia, Angelica, che oggi ha 16 anni. La Biondo aveva avuto già un'altra figlia da una precedente relazione, Olivia, che Fiorello ha definito "la mia prima figlia", per dimostrare l'enorme affetto che prova nei suoi confronti.

In mezzo a tante luci, c'è stato anche un periodo buio. Nei primissimi anni del suo successo, dunque a inizio anni '90, Fiorello arrivò nella "Milano da bere" giovane e senza aver mai vissuto in un ambiente neanche lontanamente simile. Fu un periodo di grandi eccessi.  “Quando sono arrivato a Milano ero un ragazzo di provincia che si è ritrovato improvvisamente in paradiso: discoteche, soldi. Vivevo di eccessi e rischiavo molto tra droga e sesso. A chi mi chiede com'erano gli anni Novanta dico sempre: non lo so, sono stato rinchiuso all'Hollywood", riferendosi alla famosa discoteca milanese frequentata da VIP e persone comuni e tra le più celebri del capoluogo lombardo per le storie incredibili ambientate al suo interno.

Proprio riguardo la droga, Fiorello rilasciò un'intervista molto sentita nel 2004 al settimanale "Vanity Fair" in cui ammise chiaramente di aver fatto uso di cocaina. "Era la metà degli anni '90 e io giravo con le guardie del corpo appresso. Avevo un addetto stampa, delle segretarie, fidanzate a copertina, storie da una botta a via. In quel periodo tiravo cocaina e non parlavo con nessuno. Mi sentivo un duro ma ero un pupazzo". In un'altra intervista al Corriere della Sera è tornato sull'argomento. Ha definito la cocaina "il diavolo" e "una malattia" che lo aveva illuso di essere il più forte. "Tanti la prendono, tantissimi, ma nessuno lo viene a sapere". Poi ha anche spiegato che per uscirne è stato decisivo l'intervento di suo padre (morto nel 1990). Indicando una foto in bianco e nero che porta sempre con sè, dice: "A un certo punto non ce la facevo più. Ne sono uscito grazie a lui, non potevo tradirlo, era uno di quegli uomini che lottavano contro il traffico di droga". Fiorello senior era infatti un finanziere.

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