Emma Marrone, il suo gesto a Sanremo è stato frainteso: ecco il vero significato

Tra gli artisti che si sono esibiti sul palco della seconda serata del Festival di Sanremo c'era la splendida Emma Marrone. Solo un decennio fa, la cantante ha conquistato il primo posto alla 62esima edizione della kermesse con il brano "Non è l'inferno". La giovanissima e talentuosa artista salentina in quell'occasione riuscì ad emozionare migliaia di spettatori e fan. Indubbiamente la sua partecipazione sarà tra le più acclamate alla nuova edizione di Sanremo, anche grazie alla presenza come direttrice d'orchestra della collega e amica Francesca Michielin, arrivata seconda lo scorso anno dopo i Maneskin dopo 10 anni di carriera, regalando agli spettatori un'immagine di lei del tutto nuova.

Il brano di Emma in gara a Sanremo 2022 vede la composizione musicale del maestro pop italiano Dario Faini, accompagnato nella scrittura del testo dalla stessa cantante, ma soprattutto dall'autore Davide Petrella. "Ogni volta è così" è la canzone di Emma Marrone portata sul palco dell'Ariston quest'anno, che già ieri sera ha conquistato il pubblico, classificandosi al secondo posto. Si tratta di una delle interpretazioni più lunghe di questo Festival, un brano che sicuramente riuscirà ad emozionare tutti.

Emma Marrone ieri sera ha fatto il suo debutto come concorrete in gara al Festival, cantando la sua canzone sul palco di Sanremo 2022. Il testo recita "Ogni volta è così, siamo sante o put**ne. E non vuoi restare qui e neanche scappare", che, come ha spiegato l'artista, "sottolinea che non parla di relazioni tossiche, ma di relazioni complesse. Molti amici stanno insieme in una bolla di finzione e per non stare da soli". Il gesto femminista di una vagina che ha accompagnato quel particolare passaggio ha sconvolto l' Ariston e il pubblico dei social network, che ancora una volta hanno apprezzato il modo in cui Emma si stava spendendo a favore della causa di genere.

Solo che, il suo gesto eclatante, è stato male interpretato. In molti, infatti, hanno pensato che la cantante pugliese stesse facendo coming out sul palco dell'Ariston. Ma la verità è un'altra. Il gesto della vagina con le dita rivolte in alto o in basso rappresentano una vulva in modo stilizzato. Il gesto è diventato popolare durante le proteste per l'uguaglianza e i diritti delle donne negli anni '70, sebbene le sue origini esatte siano ancora incerte. Sembra sia stato utilizzato per la prima volta da Giovanna Pala nel 1971 in una conferenza a Parigi che ha affrontato in modo evocativo la violenza contro le donne, un triangolo fatto con le dita, collegando le punte dei pollici e degli indici, lasciando così un vuoto nel mezzo.

Questo simboleggia l'apertura alla libertà attraverso la quale la rivoluzione sessuale potesse avere uno sfogo. In mezzo a una grande folla di manifestanti, la giovane femminista lanciò in cielo questo simbolo di protesta, confessando di averlo visto sulla copertina di una rivista femminista francese chiamata "Le torchon brûle". Da allora è stato utilizzato prima in Francia e poi in tutta Europa come simbolo di liberazione dei genitali femminili da tabù e restrizioni culturali che ne hanno determinato l'uso solo per la riproduzione.

Poi quel gesto femminista ha acquisito un significato sempre più profondo al punto da ispirare una riflessione sull'uso dei contraccettivi e sull'autonomia sessuale delle donne. La verità è che, al di là delle nobili intenzioni, c'è un dettaglio nel regolamento di Fantasanremo 2022 che fa sorgere qualche dubbio: portare sul palco dell'Ariston "dichiarazioni, gesti o simbolo pro femminismo" vale +10 punti.