Sanremo 2022, scandalo su Ornella Muti: dalla cena con Putin al post sulla droga

Ornella Muti è pronta per il debutto a Sanremo. Questa sera salirà sul palco accanto ad Amadeus nella serata inaugurale del Festival. Ma la sua partecipazione alla kermesse non è stata ben accolta dal Teatro di Pordenone, che dopo aver vinto la causa per la sua assenza ad uno spettacolo in programma nel 2010, attende ancora 15.000 euro: "Ci paghi con il cachet di Sanremo", hanno tuonato i legali del Teatro.

L'attrice, condannata dalla Corte di Cassazione, è stata giudicata colpevole di aver lasciato lo spettacolo per partecipare a una cena, invitata dal primo ministro russo Vladimir Putin. La pena prevede sei mesi di reclusione, 500 euro di multa per truffa aggravata e 30.000 euro di risarcimento per il Teatro. Ornella Muti invia bonifici da mille euro al mese che le assicurano la sospensione condizionale dalla pena, e attualmente i pagamenti sono tutti in regola. L'attrice ha rifiutato l'invito a Teatro per "problemi di salute", ma in realtà - come ha stabilito anche la Corte di Cassazione - ha dovuto partecipare a una cena di gala a cui ha partecipato anche il presidente russo Vladimir Putin. Ci sono anche alcune foto che documentano l'accaduto.

Non solo. In queste ultime ore Ornella Muti è al centro di una polemica per aver pubblicato un post con due collane con dei ciondoli a forma di foglie di cannabis, offrendo sui social lo spunto per lottare contro il proibizionismo. Pubblicando una foto sul suo profilo Instagram, la co-conduttrice scelta da Amadeus per la prima notte del Festival appare in bigodini durante una pausa delle prove all'Ariston, con sua figlia Naike Rivelli accanto a lei. Entrambe indossavano una collana che metteva in risalto volutamente le foglie di "erba".

Lo hanno subito notato i deputati di Fratelli d'Italia, Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, e Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali: "Riconosciamo Ornella Muti come artista autorevole e grande icona del cinema italiano, ma riteniamo inappropriato il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo", hanno affermato i due parlamentari.

"Non vorremmo che il Festival di Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum", hanno aggiunto. "Tanto più di fronte ai recenti fatti di cronaca che vedono coinvolta la sorella di Ornella Muti, Claudia, in una maxiretata per smercio di sostanze stupefacenti. Manteniamo certamente un atteggiamento garantista, ma la riteniamo un'esternazione impropria. Ricordiamo che l'uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico", hanno concluso.

Ornella Muti, nata il 9 marzo 1955, da padre napoletano e madre estone, nome d'arte di Francesca Romana Rivelli, è un'attrice di fama internazionale. Nel 1994, negli Stati Uniti, è stata eletta la donna più bella del mondo. Inizia giovanissima la sua carriera artistica e recitativa: all'età di 14 anni, nel 1969, viene scelta da Damiano Damiani per il ruolo da protagonista nel suo film "La moglie più bella". Durante la sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Ha collaborato come attrice con grandissimi registi: Damiano Damiani, Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Ferreri, Carlo Verdone, Ettore Scola, John Landis, Francesca Archibugi, Woody Allen, Paolo Virzì, Umberto Lenzi e Francesco Nuti. Molti i film, i più famosi: "Il sole nella pelle", "Un posot ideale per uccidere", "Un solo grande amore", "Esperienze prematrimoniali", "La segretaria", "L'amante adolescente", "Romanzo popolare" nelle vesti di Vincenzina con Ugo Tognaci. Ornella ha girato il film incinta. Tra i vari film internazionali "I nuovi mostri", candidato agli come Miglior Film Straniero ai Premi Oscar del 1972.