Amici, un ex storico del programma picchiato selvaggiamente: "L'hanno fatto per un motivo preciso"

L'aggressione risale a diversi giorni fa ma la vicenda è stata resa pubblica dal diretto interessato solo questa mattina. Il protagonista (suo malgrado) è Simone Baroni, diventato famoso nel nostro paese grazie alla partecipazione ad Amici 14, dunque quasi otto anni fa. Oggi Baroni ha 27 anni ed ha trovato lavoro come coreografo a Milano. Nella notte tra sabato 14 e domenica 15 gennaio, l'ex storico di Amici si trovava a Roma. Più precisamente Baroni era a piazzale Appio, nel quartiere San Giovanni, quando è stato aggredito brutalmente da alcune persone. Il motivo è tristemente preciso: Baroni sarebbe stato preso di mira perché omosessuale. Questa è la versione che ha fornito ai suoi follower sui social.

Cinque giorni dopo l'accaduto, Baroni ha scritto: "Grazie mille di cuore, mi arrivano migliaia di messaggi, non riesco a rispondere a tutti ma è davvero bello sapere che ci sono così tante belle persone". Baroni ha raccontato in dettaglio cos'è accaduto: "Ho subito un attacco omofobico senza motivo, ho dei video e domani andrò a denunciare anche per raccogliere video dalle telecamere della zona", ha scritto su Instagram, mostrando anche le foto di un labbro gonfio. “Mi hanno accerchiato 5/6 ragazzi mentre ero con il mio compagno. Abbiamo salutato due amiche e ci siamo messi a parlare. A quel punto qualcuno ha gridato "Cosa ci parli a fare, non vedi che un fro**o? e altri pesanti insulti che preferisco non ripetere", ha dichiarato al sito web del Corriere.

"A quel l'ho guardato in faccia e gli ho detto: 'Scusa, non ho capito bene'. Lui si è avvicinato e mi ha colpito con un pugno in faccia. Io ho preso il telefono e ho iniziato a riprendere tutto. Poi sono stato circondato da altri ragazzi e insultato di nuovo. Solo uno di loro ha cercato di calmare la situazione e si è scusato con lui chiedendo la rimozione del video. Io gli ho risposto: 'Come cancelli il pugno e il dolore?'".  E ancora: "Sono andato in ospedale e poi ho denunciato gli aggressori ai carabinieri, sperando di ritrovare presto gli autori. Ho consegnato un video e un referto medico. Non potevo restare indifferente. Non possiamo tacere di fronte a tanta violenza". ha aggiunto. mi è successo qualcosa del genere, continuerò la mia lotta.

Tra i primi ad apprendere la notizia c'è stato anche il portavoce del senatore Alessandro Zan, che ha immediatamente chiamato Baroni per chiedergli come stesse e cosa fosse successo. "Si è reso disponibile e trovo assurdo che non siamo riusciti ad avere una legge che tuteli i diritti di tutti, peraltro respinta tra gli applausi e grida, vergnognosi. Mi sono sempre battuto, e non solo da oggi, contro ogni forma di discriminazione e per i diritti delle persone LGBT+. Ora è partita la denuncia, le indagini proseguiranno”.