Antonino Cannavacciuolo la battuta che ha fatto il giro del web: "Natale al Nord? E' come..."

Antonino Cannavacciuolo è uno dei migliori chef italiani, ma ha dovuto affrontare diversi shock nella sua vita: la reazione dello chef è stata rapida e immediata, come l'iconico gesto che lo distingue da tutti gli altri  cuochi o personaggi della tv è la "pacca", lo chef ha l'abitudine di ridurre i problemi ad una "pacca sulla spalla", il suo è un modo per non abbattersi di fronte alle difficoltà.

Antonino è riconosciuto come il protagonista indiscusso dello spettacolo culinario per la sua gentilezza ed eccezionale professionalità. Dopo i programmi "Cucine da Incubo" e "Masterchef" ha ricevuto grandi elogi che lo hanno reso ancora più famoso. Nonostante sia considerato molto severo e autoritario, la sua simpatia riesce a conquistare il consenso non solo del pubblico, ma anche di colleghi e studenti, rendendo ogni esibizione un misto di professionalità e allegria.

Proprio nelle ultime settimane, Antonino Cannavacciuolo è di nuovo l'eroe di Masterchef, per la undicesima edizione. Il famoso chef napoletano in un'intervista del 2019 a Huffington post ha parlato delle feste natalizie al Nord, e dell'enorme differenza con il clima che si respira al sud differenze tra come vengono vissuti nel nord e nel sud del Paese: "Da noi ci si aspetta Natale tutto l'anno", ha spiegato Cannavacciuolo sulle tradizioni napoletane, "e da piccoli è tutto meraviglioso. I preparativi iniziano qualche settimana prima, negoziamo gli acquisti, siamo tutti d'accordo su cosa preparare. Questo è un evento che dura un mese. È una gara con tutto il vicinato: chi cucina meglio e chi cucina di più. Ma anche una gara al tavolo per vedere chi resiste di più. Alla fine senti anche un pizzico di tristezza perché sai che dovrai aspettare ancora un anno perché si ripeta".

Lo chef parla poi di come è cambiato il Natale quando si è trasferito per lavoro al Nord: "Quando ero a Napoli rispettavo i piatti della tradizione natalizia, ma da quando vivo al Nord il mio Natale è un po' diverso. Metto in tavola i ricordi di Napoli, la cucina napoletana. Quindi anche se è Natale, continuo a preparo il ragù napoletano, anche se non è proprio un piatto della tradizione natalizia. Anche la parmigiana di melanzane: uguale e poco importa se ci sono ingredienti fuori stagione, piatti fuori menù. Per Natale voglio assaporare tutto il gusto del napoletano piatti. Qui non può mancare nemmeno la pizza alla scarola"

Anche nell' intervista non poteva di certo mancare la sua ironia: "Io scherzo sempre con mia moglie, perché in fondo le feste in Piemonte (lei vive in provincia di Novara) sono come tutte le domeniche a Napoli. Se ne è accorto quando abbiamo chiuso Villa Crespi per Natale un anno e andò a Napoli, lì per Lei vide con i suoi occhi cosa significasse: Natale è abbondanza con noi, condivisione C'è un'energia magica: i problemi si dimenticano, tutto deve andare bene, tutti devono va bene. È il momento di rivivere i ricordi, anche quelli che non ci sono più, o fissare nuovi obiettivi. Fare piani per il prossimo anno. È condividere, non solo mangiare”.

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