Teo Teocoli e la furiosa lite con Silvio Berlusconi: "Mi cacciò da Arcore"

In un'intervista al quotidiano "Il Giornale", Teo Teocoli  ha ripercorso la sua carriera e ha ricordato con precisione quella frase che gli fece perdere il lavoro a Mediaset, anche se solo per pochi anni. "Con Boldi e Gaspare e Zuzzurro andammo Berlusconi a Villa San Martino. Parlammo, fece delle proposte, non ero d'accordo e dissi: 'Lei costruisca pure Milano 2 che io faccio il mio mestiere'.

Fui praticamente accompagnato alla porta. Aspettai in auto un un'ora e mezza prima che uscissero gli altri. Ma qualche anno dopo fu proprio Berlusconi a richiamarmi nelle sue tv, aveva riconosciuto il mio talento". A raccontare questo aneddoto che lo riguarda è proprio il comico di origini pugliesi, ricordando questa frase che gli costò il posto di lavoro a Mediaset. In questi giorni Teo Teocoli è tornato in onda su Canale 5 come ospite d'eccezione del nuovo "Zelig" con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada.

"Hanno dovuto tagliare 10 minuti perché quel pazzo di Bisio ed io abbiamo improvvisato, oh, quello non molla mai", ha scherzato il mattatore rendendo nota tutta la sua soddisfazione, perché "io sono un un cabarettista e il cabaret è quel mondo dove si balla, si canta, si scherza e si improvvisano cose". Tuttavia, Teocoli ci ha tenuto a precisare che "Zelig non è proprio casa mia. Io sono più da Derby. Ci ho trascorso 17 anni e quell'impronta non andrà più via".

Le trame indimenticabili di quegli anni sono tantissime: "Abatantuono chiese di stare dietro a me e Boldi sul palco per imparare. Aveva un impermeabile bianco e la gente rideva...Gli spettacoli erano lunghissimi, andavano avanti fino alle fino alle 3 e quando il comico di turno diceva e ora per finire...qualcuno in sala diceva sempre ecco, bravo. Poi si andava al Capolinea, poi a fare colazione, poi a prendere i giornali. L'unico momento in cui Milano si fermava era tra le 6.45 e le 7. In giro era deserto. E io mi godevo quel quarto d'ora. Poi iniziava la città".