Favolosa esplosione nei cieli del Sud: "Non c'è da preoccuparsi"

Il bolide avvistato in queste ore ha attraversato i cieli di due regioni del Sud: sono state moltissime le segnalazioni arrivate da diversi luoghi della Basilicata e del Salento. L'identificazione della scia luminosa in una meteora, è stata fornita dagli esperti di Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza Sistematica di Meteore e Atmosfera), tale corpo celeste ha terminato la sua corsa a largo di Torre Santa Sabina.

La meteora è comparsa intorno alla 19:00 del 10 novembre, a circa 78 Km a sud del Lago Pappadai (nella provincia di Taranto), con una velocità di circa 13 km al secondo con spirale discendente, si è diretta verso Nord - Est raggiungendo la quota di 30 Km; si è poi spenta a 15 km a largo delle acque Torre Santa Sabina (nella provincia di Brindisi), superando il litorale in un fragoroso boato.

Foto Facebook Prisma - Bolide

Il comunicato della Protezione Civile pugliese rassicura la popolazione e rispondendo alle numerosissime segnalazioni giunte in pochissimo tempo afferma: "Si è trattato del passaggio di un 'bolide' ovvero una luminosissima meteora appartenente al fenomeno delle Tauridi Sud, uno sciamo meteorico che ha origine dai detriti della cometa Encke."

Il direttore della protezione civile aggiunge: "Non sono fenomeni rari ma sono stati osservati anche negli anni scorsi, quindi non dovrebbero destare né preoccupazione, né clamore. La protezione civile regionale ha seguito comunque questo fenomeno con il centro funzionale, il dipartimento nazionale di protezione civile e l'istituto filmato che documenta il transito della meteora."

La conferma dello splendido spettacolo offerto nei cieli del sud arriva dal Prisma, gli esperti, fornendo tutti i dati del percorso della meteora, affermano che il fenomeno non è affatto raro, anzi abbastanza comune: "La meteora è comparsa a quota di circa 78 km poco a Sud del Lago di Pappadai. Proseguendo la sua corsa alla velocità di circa 13 km/s in direzione Nord Est, ha raggiunto la quota di 30 km superando il litorale e spegnandosi 15 km al largo di Torre Santa Sabina. Eventuali frammenti sopravvissuti all'attraversamento dell'atmosfera sono dunque finiti in mare."