Lello Arena svela il suo dramma: "Sono stato vittima di bullismo"

Nella puntata di sabato 23 ottobre, Silvia Toffanin ha intervistato a "Verissimo" il popolare attore napoletano Lello Arena. In questa occasione il comico ha parlato della sua vita privata e del suo libro autobiografico uscito da poco nelle librerie. Ad un certo punto la conduttrice ha confessato a Lello Arena di aver appreso che è stato vittima di bullismo da bambino. Così Lello Arena ha raccontato del suo dramma: "Prima hanno iniziato a prendermi in giro per il mio cognome, e successivamente si sono accaniti sulla mia piccola diversità... Ho capito fin da subito che la mia differenza faceva la differenza...".

Lello Arena ha un piccolo problema agli occhi. E' per questo problema che è stato preso di mira in gioventù dai cosiddetti bulli. L'attore dopo aver ammesso di essere stato vittima di bullismo da bambino a causa del suo piccolo difetto all'occhio, ha voluto fare una confessione importante, dichiarando che queste persone che hanno diversità non sono cattive, ma sono nate semplicemente così:  "Quelli diversi non sono cattivi... Sono nati così... E meritano la nostra attenzione... ".

Silvia Toffanin ha subito commentato che la pensa allo stesso modo. La conduttrice ha poi chiesto a Lello Arena se avesse mai rivelato ai suoi genitori di essere stato vittima di bullismo. E l'attore, con estrema franchezza, ha confidato a Silvia Toffanin di non aver mai voluto dire loro nulla, anche perché in casa cercava sempre di pensare ad altro: "A casa cercavo di dimenticare quelle brutte cose...".

Il successo di Lello Arena è indiscutibilmente legato al sodalizio con Massimo Troisi, ricordato proprio nel suo libro "C'era una volta": "Gli devo tutto, mi ha regalato ruoli e personaggi straordinari, mi sono sentito subito fortunato e anche un po' invidiato, ma non poteva essere altrimenti. Massimo era una persona straordinaria, di un altro pianeta se non di un altro universo", ha spiegato commosso Lello Arena.

"Poi ci furono incomprensioni fra noi, cose che potevano essere risolte in cinque minuti e che invece si sono trasformate in una sfida stupida e inutile. Non potevo immaginare che sarebbe morto poco dopo, avrei potuto dargliela vinta ma non c'è stata occasione. Non parlo di rimorso, perché non ho fatto male a nessuno, ma di rimpianto sì, e quello non si potrà mai cancellare, resterà per sempre e ormai può essere solo raccontato. Spero che questo esempio possa essere utile per far capire che certe cose così stupide non si dovrebbero fare", ha concluso l'attore partenopeo nel salotto di Silvia Toffanin.

Fonte Foto: Pagina Facebook Verissimo