Albano Carrisi confessa: "Sono stato ricattato, ma con me non la scampano: non ho ceduto"

Anche Albano in preda a estorsioni di pirati. "Sono stato ricattato dieci giorni fa via mail da qualcuno che mi chiedeva i dettagli della tessera perché c'erano stati problemi con i miei dati Siae". Lo rivela Carrisi a LaPresse in merito all'attacco hacker al sistema della Società italiana autori ed editori, dal quale sono stati sottratti oltre 60 gigabyte di dati. "Non sono caduto nella trappola e ho fatto bene a non cedere al ricatto: non me la cavo", ha aggiunto, spiegando di aver ricevuto la richiesta via mail ma non ha risposto ai ricattatori.

Emergono intanto continui sviluppi sulla sfortunata vicenda: oltre 5.200 file, per un totale di 1,95 gigabyte di dati, tra quelli sottratti nell'attacco hacker della Siae, sono finiti nel 'dark web' nelle ultime ore. Si tratta di dati esfiltrati dagli hacker tra cui i dati sensibili degli artisti, alcuni dei quali, secondo l'Adnkronos, stanno arrivando in queste ore anche tramite sms di richieste di pagamento: un 'riscatto' di diverse migliaia di euro ciascuno: circa 10 mila.

Sull'aggressione sono in corso le indagini della Polizia Postale, coordinate dai pm della Procura di Roma che hanno aperto un fascicolo per tentata estorsione e accesso non autorizzato. Anche Europol supporterà gli investigatori italiani nelle indagini. Secondo quanto emerso finora, l'attacco sarebbe partito da un IP russo.