Amici censura Malafemmena di Totò? La replica: "Solo i malpensanti possono credere..."

Bufera sul web per la presunta censura della canzone "Malafemmena", il capolavoro scritto da Totò nel 1951. Il celebre brano in lingua napoletana, pezzo di storia della musica italiana, è stato scelto dalla trasmissione "Amici di Maria De Filippi" durante la puntata trasmessa lunedì 11 ottobre 2021. Nel corso della messa in onda, "Malafemmena" è stata utilizzata per una coreografia eseguita da Francesca Tocca e Mattia.

A far scoppiare "il caso censura" Gianni Valentino, curatore del progetto "Totò Poetry Culture", secondo il quale nella canzone napoletana sarebbe stata censurata la parola "Malafemmena". A replicare alle pungenti accuse del giornalista il gruppo "Fascino Witty Tv" che produce Amici, tramite un post condiviso sui social che recita così:

"In questi giorni circola un'assurda polemica tra web e carta stampata, sull'eventualità che ad Amici si sia sentita l'esigenza di censurare la canzone di Totò, 'Malafemmena'. Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola 'Malafemmena'. Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, com'è d'abitudine per l'esecuzione delle coreografie e di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, oltre che la fine del brano.

Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola Malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia...'Francesca esegue una coreografia sulle note di Malafemmena'. Quindi secondo i critici - continua il comunicato - tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano.

Saremmo quindi censori e cretini...Nulla di grave, però rimane una questione aperta: se il curatore del progetto Totò Poetry Culture, Gianni Valentino (che ha dato il la alla polemica), può incappare in un sonoro errore, com'è possibile che esimi giornalisti si prendano la briga di scrivere paginate sull'argomento senza nemmeno controllare l'accaduto? Come diceva Totò, la vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?", conclude il post pubblicato da Amici in sua difesa sui social.