Massimiliano Rosolino e il flirt con Federica Pellegrini: "E' sempre stata su un piedistallo"

Massimiliano Rosolino, ex campione di nuoto, risponde al presunto flirt di qualche tempo fa con Federica Pellegrini con una tagliente "leggenda metropolitana". In un'intervista al Corriere della Sera ha parlato della Divina, raccontando i due anni trascorsi a Verona, sottolineando di averla vista nascere e chiamandola "la Creatura".

Rosolino ha parlato di una ragazza di 16 anni che era già trattata come una principessa, nonostante non avesse ancora vinto nulla. Per Federica, in alcune occasioni, non è stato facile farla franca, proprio perché aveva tutti i riflettori puntati su di lei. Le aspettative su di lei sono sempre state alte, non solo a livello sportivo. Nel 2013 c'è stata una lite tra Pellegrini e Federnuoto in cui la chiamarono maleducata.

A questo proposito Rosolino ha parlato di un piedistallo: "Fede o la ami o la odi. Preferisco valutarla solo dal punto di vista tecnico, ma è sempre stata messa su un piedistallo. E' così ancora adesso, ammettiamolo". Per lui, però, sembra che anche questo sia giusto: "Raggiungi un punto della tua carriera in cui sei inattaccabile. Lei lo è a prescindere: rappresenta lo sport nazionale al femminile e la longevità agonistica".

E sulla vita privata della Pellegrini ha affermato che sarebbe bello vederla moglie e mamma. Le fa gli auguri, ma sembra certo che quel momento non sia ancora arrivato, perché, per Massimiliano, Federica non si è ancora fermata del tutto e a novembre, agli Europei, potrebbe vincere ancora. Il campione inoltre ha raccontato anche del suo ritorno a Napoli dall'Australia, dell'incontro con Natalia Titova e dell'esperienza da attore. Ora è nel cast del film "Le tre sorelle" ed è felice di questa opportunità.

Federica Pellegrini non è rimasta indifferente alle parole del nuotatore partenopeo e ha replicato con queste parole in una storia su Instagram: "Buongiorno gente, da quello che leggo sui giornali a qualcuno rode il c***. Se vogliamo fare i paladini della giustizia almeno diciamo le cose esatte".