Diletta Leotta, dopo l’addio a Can Yaman: “Mi massacrano”

Ci sono molti punti oscuri nella storia tra Diletta Leotta e Can Yaman. Dopo l'esaurimento nervoso dell'attore turco, Diletta si è lasciata andare a uno sfogo sulle pagine di Nuovo. La conduttrice ha persino scelto di cambiare casa, perché stanca dell'eccessiva attenzione dei media, che non l'ha lasciata sola negli ultimi tempi. L'estate era la loro stagione: la chiacchierata in rosa non parlava d'altro che dell'imminente matrimonio tra Yaman e Leotta.

Un amore che in un primo momento aveva deluso i fan dell'attore, sul quale si riversò tanto odio, commenti negativi e persino sospetti che fosse tutto orchestrato per aumentare la popolarità di Yaman nel Bel Paese. Dopo la presentazione di Diletta alla famiglia Yaman - l'ex coppia era volata in Turchia - è iniziato il silenzio. Le prime indiscrezioni davano loro idee lontane, lontane sul loro futuro.

Non era un segreto, dopotutto, che Yaman volesse sposarsi. Leotta, invece, ha preferito aspettare. Secondo alcune fonti vicine all'attore e alla conduttrice sportiva, sembra che i diversi punti di vista sul matrimonio li abbiano portati a separarsi. I paparazzi sono venuti a seguire Diletta giorno e notte, alla ricerca dello scoop del momento, per svelare altri dettagli sulla loro relazione e le ragioni della rottura. E se Yaman è stato raggiunto da Diva e Donna, Leotta invece si è barricata nel suo dolore.

Sulle pagine del settimanale Nuovo, diretto da Riccardo Signoretti, è stato riportato lo sfogo di Diletta: "L'obiettivo è massacrarmi, demoralizzarmi, togliermi un po' di energie".

L'attenzione dei media nei suoi confronti la sta portando a vivere male questa situazione, che non sta interessando solo la sua vita sentimentale, ma soprattutto la sua sfera professionale che la rende sempre più nervosa.

Ha deciso di cambiare casa, perché ormai si sentiva costantemente a disagio. La scorsa primavera, poi, aveva persino notato dei droni che la spiavano dalla finestra.

Aria di cambiamento, quindi, ma non solo: la voglia di andare avanti e concentrarsi su il proprio lavoro, proteggendo l'intimità e la privacy, come dovrebbe essere.