Arisa si schiera con Fedez: "Politici si sentono superiori, fanno sempre come gli pare"

"I politici si sentono investiti di un potere superiore e fanno sempre quello che vogliono ma io non chiuderei anche loro, piuttosto farei aprire anche noi''. Arisa, attraverso queste parole all'Adnkronos, si unisce alla protesta social di tanti cantanti, tra cui Fedez, che ieri sono andati su tutte le furie per le immagini e i video della folla ai comizi elettorali dell'ex premier Giuseppe Conte. Per la cantante lucana quello che bisogna fare non è svuotare le piazze della politica ma tornare a riempire gli stadi: ''E' ora che tutto torni alla normalità - dice - sarebbe anche un buon incentivo per le persone che ancora non si sono vaccinate, e cioè fargli capire che c'è la possibilità di tornare alla normalità vaccinandosi".

"Sono sincera - confessa Arisa - quando mi esibisco vado in mezzo alla gente, la bacio e la abbraccio, non è che si possa continuare a fare una vita d'inferno". Naturalmente i miei concerti sono regolamentati dal Green Pass e da tutte le normative anti-Covid''. Per Arisa ha fatto bene ad intervenire Fedez perché  "in questo momento ha un grande potere divulgativo e usa i canali con i suoi milioni di followers per fare cose buone. Quando parla Fedez - conclude - le cose si muovono. Il problema è che molti lavoratori dello spettacolo sono in pausa da due anni ed è soprattutto per loro che è necessario intervenire subito".

L'attacco di Fedez a Giuseppe Conte

"Se da una parte il Ministero dei Beni Culturali e il governo non fanno nulla per il mondo dello spettacolo, dall'altra ci rallegrano queste immagini festose che rappresentano un vero e proprio schiaffo in faccia per intere famiglie che per voi ovviamente sono inesistenti". Così Fedez su Instagram rilanciando le immagini del comizio del presidente del M5s Giuseppe Conte a Cosenza. La polemica si accende sui social e l'ex premier risponde: "Fedez ha ragione, portare la capienza dei concerti al 100%".

"Continuo a chiedermi perché solo in Italia non si faccia letteralmente nulla per introdurre regole e programmare di far ripartire il mondo dello spettacolo con gli strumenti che oggi sono a disposizione e che potrebbero garantire la sicurezza di tutti", attacca Fedez via Instagram, rilanciando le immagini del comizio dell'ex premier. "La vostra propaganda - continua il rapper - non può venire prima delle persone. Quando si parla di concerti e spettacoli non si parla di str****te di poco conto, ma parliamo di più di 200mila lavoratori falcidiati da due anni di quasi totale immobilismo e politica assente. C'è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti". Con Fedez, anche Ermal Meta e Francesca Michielin su Twitter avevano criticato le piazze affollate per i comizi di Giuseppe Conte mentre i concerti sono ancora soggetti a restrizioni.

La risposta di Giuseppe Conte a Fedez

"Fedez, mi rivolgo a te e agli artisti che, come te, in questo momento si lamentano delle attuali restrizioni alla cultura e allo spettacolo, mentre gli incontri politici si svolgono in piazze affollate. Questo non va bene, dobbiamo ricominciare tutti insieme: la cultura, lo spettacolo, gli eventi sportivi, sono settori che hanno sofferto tanto. Non va bene, la capienza va portata dall'80 al 100%. Bisogna ripartire forti e ripartire tutti insieme". Così il leader del M5s Giuseppe Conte in un video su Facebook replica al rapper Fedez di aver puntato il dito contro il suo affollato comizio a Cosenza.