Il Festival di Venezia diventa "Festival di Napoli": successo straordinario

Per quanto riguarda gli interpreti stiamo assistendo ad un autentico tour veneziano, Due su tutti portano il nome di Toni Servillo, il vero pater familias del cinema italiano in mostra, protagonista per Martone e co-protagonista per Sorrentino e Di Costanzo, e Silvio Orlando protagonista de Il bambino nascosto e co-protagonista " duello " con Servillo in Ariaferma

Dicono che vedi Napoli e poi muori. Ma visto che si tratta di arte cinematografica, meglio tradurre con vedere Napoli e poi godere. Perché la Mostra del Cinema di Venezia 2021 può a buon diritto passare alla storia come il trionfo del cinema Made in Naples, sia per la quantità ma soprattutto per la qualità del talento napoletano apprezzato al Lido, quasi come se San Gennaro avesse benedetto il suo popolo con un olio magico prima di mandarlo nella laguna nord.

Senza nulla togliere al passato, anche recente, che ha regalato eccellenze della terra campana, questa edizione veneziana sta concentrando il " il meglio del meglio ", come se Mario Martone & Paolo Sorrentino (soprattutto) fossero concordato di raggiungere lo stato di grazia insieme. Ma con loro anche il collega Leonardo Di Costanzo e tutte quelle favolose attrici e attori che portano il magnifico personaggio napoletano, con quella meravigliosa cadenza dialettale (o vero linguaggio) che è già musica per il pubblico internazionale.

Se per la qualità si riferisce anche agli articoli dedicati ai singoli film, straordinaria anche la quantità. La squadra vesuviana è corposa e suddivisa in varie sezioni: due opere in lizza per il Leone d'Oro (Era la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Qui rido io di Mario Martone, entrambe ai vertici dei giudizi critici italiani in le griglie del Quotidiano festivalieri), due fuori concorso (Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e Il figlio nascosto del siciliano prestato saltuariamente al Napoli, Roberto Andò, che vedremo al termine della mostra) e uno come evento speciale al le Giornate degli Autori.

Per quanto riguarda gli interpreti, stiamo assistendo a un autentico tour veneziano, con attori che si divertono a saltare da un'opera all'altra. un altro cambio di pelle e maschera con la disinvoltura dei grandi. Due su tutti portano il nome di Toni Servillo, il vero pater familias del cinema italiano in mostra, protagonista per Martone e co-protagonista per Sorrentino e Di Costanzo, e Silvio Orlando protagonista de Il bambino nascosto e co-protagonista " duellante " con Servillo in Ariaferma.

E Abbondanza con almeno due ruoli ciascuno elenca i meravigliosi talenti di Massimiliano Gallo, Lino Musella, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Francesco Di Leva, Sasà Striano, con un ruolo anche per Renato Carpentieri. Con le signore nientemeno: dalle " dark lady " di Gomorra, Cristiana Dall'Anna e Antonia Truppo, alle mitiche Maria Nazionale, Marina Confalone, Teresa Saponangelo, Iaia Forte fino a Luisa Ranieri.

Non sappiamo ancora quanto talento verrà riconosciuto dai premi ufficiali della Mostra, la speranza è alta ma come insegna la superstizione napoletana, meglio non azzardare pronostici. Un invito però ai lettori è d'obbligo: giovedì 9 settembre nelle sale italiane uscirà Qui rido io di Martone, un'opera prodigiosa da non perdere.