Vittorio Sgarbi difende Lino Banfi contro il Moige: "Censura sbagliata"

La polemica che ha investito la pubblicità di Timvision che ha come attore principale Lino Banfi ha creato non poche polemiche. Quando il Moige ha protestato contro l'uso di una frase iconica dell'attore pugliese, il polverone è stato pressoché immediato dopo una prima vittoria per il Movimenti Italiano Genitori la smentita di Tim su un possile provvedimento punitivo da parte dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e lo schieramento a favore della pubblicità di molti personaggi noti.

Tutto è cominciato con una nota del Moige (Movimento Italiano Genitori) che racconta i motivi per cui la frase pronunciata da Banfi nello spot sia fuori luogo e volgare, tanto da rendere 'sgradito' lo stesso spot alle famiglie e ai minori. L'espressione incriminata è il cavallo di battaglia di uno dei film iconici degli anni 80': tutti ricordano l' Allenatore nel pallone' e tutti ricordano la frase tipica di Oronzo Canà, 'Porca Putten*'.

Ad intervenire a favore di Lino Banfi e dello spot della Tim è Vittorio Sgarbi, con un post sui social in cui scrive: "Il mondo va così: ci si scandalizza per l’ironico “porca puttena” di Lino Banfi e si tace sui bambini (chiaramente inconsapevoli) utilizzati per pubblicità oscene con gay, lesbiche, bisessuali e transgender."

Queste parole, pur volendo sottolineare una sorta di ingiustizia nella presunta censura dello spot, hanno creato un polverone ben più grande che si sposta dai temi della volgarità a argomenti più spinosi, che coinvolgono la politica e una moltitudine di persone e opinioni non sempre in accordo tra loro.

Anche Massimo Lopez è intervenuto a favore della pubblicità e dell'ilarità che comunica in un'intervista in cui spiega il proprio punto di vista: "Capisco le proteste da parte delò Moige, ma sinceramente quella battuta a me ha fatto sorridere. Si tratta di una frase che può portare fortuna e anche innocente. Se devo dire la mia, sia in tv che su internet si vede e si sente molto peggio, specialmente per quanto riguarda i nostri ragazzi."