Incidente bus a Capri, la testimonianza di un passeggero: "Emanuele è morto per salvarci"

Proseguono le indagini sul tragico incidente del minibus a Capri in cui ha perso la vita l'autista 33enne napoletano Emanuele Melillo. Un passeggero ha rivelato ai microfoni del Mattino quelli che potrebbero essere stati gli ultimi istanti di vita del conducente, prima che il veicolo cadesse dalla ringhiera panoramica. Secondo quanto riportato dal testimone, Emanuele avrebbe fatto di tutto per salvare la sua vita, dei passeggeri e di chi si trovava in quel momento nelle vicinanze.

La causa dell'incidente potrebbe essere stata un guasto tecnico (slittamento e sbandata di una ruota), con il pilota che avrebbe fatto di tutto per fermare la corsa del mezzo ed evitare quanto purtroppo accaduto. Ciò che risulta certo è che Emanuele è stato vigile fino alla fine, tanto che si è inarcato a sinistra, appoggiando la testa al finestrino lato guida, per controsterzare e per tentare, con un'impossibile manovra, di deviare la rotta del bus che stava cadendo dal lato destro della strada.

"Non c'è stato malore - chiarisce al Mattino il passeggero - il conducente non ha avuto un mancamento, ha resistito fino alla fine, ha provato con tutte le sue forze a raddrizzare la corsa del mezzo, che nel frattempo era sbandato. Era come se la ruota fosse uscita fuori dall'asse, come se avesse urtato contro un marciapiede. Ho guardato l'autista, come se avessi voluto chiedergli cosa stesse accadendo. L'ho visto manovrare con forza il volante, tanto che si è appoggiato sulla sua sinistra per fare leva con il corpo e provare a far girare il volante. Non ce l'ha fatta. Siamo precipitati e, solo alla fine, il bus si è girato su se stesso".

Probabilmente il minibus, precipitato giovedì scorso a Capri, dovrà essere rimosso con  elicottero. Il sopralluogo sul luogo dell'incidente è durato infatti per tutta la mattinata a cui hanno preso parte il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Tittaferrante, il sindaco di Capri Marino Lembo, il consulente della Procura della Repubblica l'ingegnere Alessandro Lima, i tecnici comunali e un gruppo dei vigili del fuoco, rappresentato dall'ispettore dei vigili del fuoco regionale della Campania Strazzullo, dal capogruppo del Soccorso Alpino Fluviale, Aniello Veropalumbo, e dal gruppo speciale degli elicotteristi.

Ora si sta lavorando per spostare il minibus dallo stabilimento balneare dove è caduto in un altro luogo dove effettuare le perizie. L'obiettivo resta quello di accertare le cause dell'incidente che avrebbero provocato la morte di Emanuele Mellillo e il ferimento di una ventina di persone. Dopo circa quattro ore, il magistrato ha assistito al sopralluogo e si dovrebbe procedere alla rimozione del minibus dal lido con un elicottero speciale dotato di una base specifica su cui appoggiare la carcassa del mezzo: un'operazione che potrebbe essere resa possibile solo dopo aver spostato le cabine e le altre strutture presenti nello stabilimento balneare.