Maria Grazia Cucinotta rivela: "Io dico che Massimo Troisi è ancora vivo"

In una lunga intervista a IlGiornale, la Cucinotta parla di Massimo Troisi e del suo rapporto con lui

Quanto ci tenga all'uso della parola si capisce subito, basta leggere il suo status Whatsapp: "Un uomo vale quanto il peso delle sue parole". Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice cinematografica, è una siciliana meridionale di Messina, e lo dimostra.

È intensa, spontanea, schietta e anche sintetica. Va subito al punto, come quando risponde senza esitazione alla domanda su Massimo Troisi:

“È la persona a cui devo ringraziare ogni giorno”. Il motivo è ovvio: è lui che l'ha scelta come coprotagonista de Il Postino, il film premio Oscar che ha fatto scoprire all'Italia e al mondo il suo fascino e il suo talento. Un ringraziamento che Cucinotta porta con sé tanto che anche quest'anno sarà la madrina del Marefestival, la rassegna cinematografica, dedicata a Massimo Troisi, che si terrà a Salina, una delle isole Eolie, dall'1 al 4 luglio.

Quanto ti manca Troisi e quanto manca all'Italia?

“Manca molto. Era un artista eccezionale che sapeva trasmettere messaggi importanti. Basta vedere Il Postino: un film che offre una vera lezione di vita, ovvero quella di credere negli ideali e nelle cose vere. Troisi ha lasciato un segno indelebile, ma sa cosa ti sto dicendo? ”.

Cosa?

“Che continua a vivere perché finché ricordi una persona, quella persona non se ne andrà mai. E questo è un po' della magia del cinema. Certo, non c'è dubbio che avrebbe potuto fare tante altre belle cose".

Hai parlato di ideali, quelli che Troisi ha saputo trasmettere... Il nostro Paese ha bisogno di ideali?

"Certo. Anche perché in fondo l'Italia non è mai cambiata così tanto. I problemi che esistevano trent'anni fa esistono ancora, soprattutto al sud. Ed è assurdo perché stiamo parlando del granaio d'Europa, un luogo dove puoi trovare tutto ciò che ti serve per essere felice".