La Treccani celebra la memoria di Giovanni Falcone: pubblicata la tesi di laurea del 1961

A pochi giorni dall'anniversario della strage di Capaci, l'attentato di stampo terroristico - mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992, nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) in cui perse la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, arriva la notizia della pubblicazione della tesi di laurea dell'eroe siciliano. Un bellissimo gesto per rendere omaggio a un grande uomo del nostro Paese, vittima delle brutalità della criminalità organizzata.

La tesi di laurea in Giurisprudenza del grande magistrato risalente al 1961 è stata pubblicata da Treccani. Introdotta dal Ministro della Giustizia Marta Cartabia e con i contributi di Maria Falcone, Fabrizio Micari, Matta Frasca, Guido Corso, Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo, la tesi si intitola "L'istruzione probatoria del diritto amministrativo". A curare il testo è stato Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo presso l'Università di Palermo e vicepresidente della Regione Siciliana.

"Pubblicato il volume sulla tesi di laurea di Giovanni Falcone del 1961 - annuncia Armao sul suo profilo ufficiale facebook - Onoriamo la memoria di un giurista poliedrico ed innovativo che, sin dal primo scritto, ha espresso il valore imprescindibile della prova processuale, riuscendo ad imprimere la svolta epocale ai processi alla mafia. Un'opera che intende sottolineare la cultura giuridica di Falcone ed i suoi valori a sessant'anni dalla laurea in Giurisprudenza a Palermo ed a ventinove dall'attentato che ne interruppe l'opera.

Con l'introduzione di Marta Cartabia ed i contributi di Maria Falcone, Fabrizio Micari, Matteo Frasca, Guido Corso, Giovanni Fiandaca, Salvatore Lupo. Sebastiano Corso ha curato la scheda bibliografica. Un ringraziamento alla Treccani ed, in particolare, al direttore generale Massimo Bray e al vicepresidente Gianni Puglisi, alla Federazione siciliana delle banche di credito cooperativo per il sostegno, all'archivio storico di Ateneo dell'Università di Palermo e a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto sul primo lavoro di un uomo che ha contribuito in modo indelebile a restituire, col suo lavoro e col suo sacrificio, dignità ai siciliani ed allo Stato".