L' Italia Cup ha scelto questa splendida costa del Sud per la competizione nazionale

Punta Pellaro, la splendida baia nella provincia di Reggio Calabria, ospiterà due tappe della 'Italia Cup' la competizione di windsurf nazionale. Questo luogo è attraversato dal 38° parallelo, ciò lo rende un posto inimitabile: sole, vento e mare creano delle condizioni atmosferiche uniche che permettono di praticare windsurf e kitesurf tutto l'anno. Ogni anno la baia è presa d'assalto da tutti gli appassionati di questo sport, anche da campioni che lo scelgono per allenarsi.

Nei giorno scorsi questa splendida baia ha ospitato il raduno dei velisti, supervisionato dal Comitato VI Zona Fiv Calabria e Basilicata: il primo raduno che ha fatto da apripista per gli eventi che si svolgeranno dal 4 al 6 Giugno per le due tappe dell'Italia Cup (una competizione riservata alla classe Laser Under 16, Under 19 e Under 21), un evento nazionale che vedrà sfidarsi i professionisti del Kitesurf e del windsurf. In seguito, dal 18 Giugno al 4 Luglio, si terranno le gare di FreeSpirits, il Campionato Italiano di Kitesurf: la sfida dei professionisti della vela, che compiranno evoluzioni freestyle danzando con il mare.

Il golfo è il teatro perfetto per chi ha la passione del mare: le sue acque sono di un blu profondo e perennemente cristalline; il mare e le correnti sembrano danzare insieme per offrire uno spettacolo pazzesco, un parco giochi per gli amanti degli sport acquatici; un panorama da sogno che abbraccia la Sicilia alle pendici dell'Etna e tutta la catena montuosa verdeggiante della Calabria.

Punta Pellaro, oltre ad essere un luogo particolare e di straordinaria bellezza, è anche uno scrigno di cultura e storia: abitata fin dai tempi della Magna Grecia con i romani divenne il cuore della produzione di navi da guerra e mercantili che rifornivano direttamente l'imperatore. Una delle insenature della costa, "Occhio" è stato uno snodo fondamentale per gli scambi commerciali con il lontanissimo Oriente. Nel 1908, dopo il violento terremoto che colpì Messina e Reggio Calabria, sulle coste di Pellaro si abbatterono onde alte fino a 13 metri che devastarono completamente la città.