Albero europeo dell'anno 2021: il 'Gigante buono' conquista il podio

L'albero millenario "Il Platano di Curinga" si è aggiudicato il podio del concorso "European Tree of the Year 2021". Unico in tutta Europa, il monumento vivente calabrese ha conquistato il secondo posto della prestigiosa classifica europea con 78.210 voti, subito dopo l'albero spagnolo "La millenaria carrasca di Lecina", e prima dell'antico Sicomoro della Russia, custode di una moschea del Daghestan.

Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore all'Ambiente Sergio De Caprio, che ha così commentato il traguardo dopo l'annuncio degli alberi vincitori al concorso europeo: "Siamo fieri del riconoscimento ottenuto dal Platano di Curinga che è un ambasciatore della bellezza della Calabria nel mondo. Ringrazio il sindaco e la cittadinanza per la sensibilità e l'attenzione con cui lo circondano. Abbiamo il dovere di tutelarlo e valorizzarlo. E lo faremo", conclude l'assessore.

In località Corda, nel comune di Curinga, nei pressi di Lamezia Terme si trova il Platano di Curinga: l'albero ha un'età superiore ai 1000 anni e sarebbe arrivato sul posto dalla lontana Asia. Conosciuto anche come "Platano di Vrisi", i calabresi lo chiamano il "Gigante buono". La pianta monumentale appartiene alla famiglia delle Platanaceae originaria, per l'appunto, dell'Asia occidentale e del Mediterraneo orientale.

Si racconta che questo albero in particolare sia stato portato sul posto da monaci basiliani e il merito della sua longevità sia da rintracciare nella salubrità del luogo, connessa ad un posizione felice e il costante afflusso d'acqua. Sorge su un terreno fertile e umido, vicino un corso d'acqua. Ha dimensioni imponenti pari a 20 metri d'altezza e tronco di 18 metri di circonferenza. Quest'ultimo all'interno è cavo e non è chiaro se ciò sia dovuto ad un processo naturale o ad un incendio. Le radici sono molto grandi e sviluppate e alcune sono visibili perché in superficie.

Il Platano di Curinga nel 2020 si è aggiudicato il primo premio di "Albero dell'anno". E' iscritto all'elenco nazionale degli alberi monumentali del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali). Questa specie nel nostro paese è ormai poco diffusa. Gli ultimi boschi si trovano in Sicilia, in provincia di Ragusa, nella zona delle cave Iblee. In Asia Minore era ritenuto sacro e può vantare dignità letteraria grazie, ad esempio, alla citazione nell'Iliade di Omero. L'area dove si trova quello calabrese è nota come Sant'Elia e la pianta si erge maestosa nelle vicinanze dell'omonimo monastero. Ancora oggi, numerose persone si mettono in cammino per visitarlo.