Draghi al Senato e alla Camera: "Ecco come rilancerò il Sud"

Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia al Senato e alla Camera. In Senato il nuovo Premier ha conquistato 262 voti a favore, 40 contrari e 2 astenuti, mentre la Camera ha accordato la fiducia al governo con 535 voti a favore, 56 contrari e 5 astenuti. Una delle questioni principali che ha affrontato il Presidente del Consiglio è la priorità all'emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus: la sanità ha bisogno di un nuovo programma, che sfrutti al massimo la telemedicina anche da casa, e le vaccinazioni dovranno essere effettuate non solo negli ospedali, ma in tutte le strutture pubbliche e private che garantiscano efficienza.

Inoltre Draghi nel suo discorso al Senato ha confermato la necessità di rimanere nell'Unione Europea e nell'Euro con queste parole: "L'euro è irreversibile. Fuori dall'Europa c'è meno Italia. Non c'è sovranità nella solitudine". In questa seduta il Premier ha menzionato più volte anche il Mezzogiorno, illustrando tutti i passaggi fondamentali del suo programma. Vediamo cosa ha detto al Senato riferendosi al Sud Italia.

"Aumento dell'occupazione, in primis, femminile, è obiettivo imprescindibile: benessere, autodeterminazione, legalità, sicurezza sono strettamente legati all'aumento dell'occupazione femminile nel Mezzogiorno - spiega Draghi - è essenziale per generare reddito, creare lavoro, investire il declino demografico e lo spopolamento delle aree interne. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre creare un ambiente dove legalità e sicurezza siano sempre garantite. Vi sono strumenti specifici quali il credito d'imposta e altri interventi da concordare in sede europea".

Il Presidente del Consiglio ha poi sottolineato come "per riuscire a spendere e spendere bene, utilizzando gli investimenti dedicati dal Next Generation Eu, occorre irrobustire le amministrazioni meridionali, anche guardando con attenzione all'esperienza di un passato che spesso ha deluso la speranza". Riferendosi sempre al Sud, Draghi è ritornato sul tema scuola: "Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà".

Per quanto riguarda il discorso alla Camera, il Premier ha affrontato il tema della lotta alla corruzione, la semplificazione della macchina della Pubblica amministrazione, le carceri, la giustizia, lo sport e il turismo, trattando in particolar modo il problema della ripartenza delle piccole e medie imprese, che deve avvenire sostenendo l'internazionalizzazione e potenziando il credito d'imposta per le piccole e medie imprese: "Ci sono tre aspetti che riguardano le Pmi - ha evidenziato Draghi - uno riguarda l'emergenza, l'altro riguarda la preparazione per la ripartenza quando comincerà ad attenuarsi la pandemia e poi sono stati sollevati due o tre esempi di tutele specifiche per le Pmi italiane. Sul primo punto, quello che riguarda l'emergenza, quel che è stato fatto da noi ricalca abbastanza bene quel che è stato fatto in altri paesi europei dal punto di vista qualitativo.

Sul secondo punto - ha aggiunto il Premier - la questione è più di medio periodo e questo comporta l'internazionalizzazione, accesso al capitale e investimenti per rafforzare la nostra manifattura: la strada è quella di sostenere il processo di internazionalizzazione delle Pmi, di potenziare il credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e anche quello per le spese di consulenze relativo alla quotazione, dobbiamo estendere il piano di industria 4.0 per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e sostenibilità ambientale".