Befana solidale al Sud: ristoratori donano pasti caldi a mille famiglie in difficoltà

In tutto il Sud proseguono i gesti di solidarietà per aiutare i più bisognosi colpiti dalla crisi economica a causa della pandemia. Dopo l'iniziativa della Vigilia di Natale chiamata "Lasagna Solidale" organizzata da Confesercenti Campania, ora in occasione della festa dell'Epifania la Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, insieme a Confcommercio Catania e con il patrocinio del Comune di Catania ha deciso di preparare un pranzo per offrire sostegno alle famiglie in difficoltà.

L'iniziativa solidale avrà inizio martedì 5 gennaio, nella sede di via Mandrà a Catania, dove partiranno pasti caldi per 1.000 famiglie che saranno consegnati dalla Protezione Civile a Parrocchie ed Enti senza scopo di lucro presenti sul territorio. Al fianco della Fipe anche l'Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Etnei.

"Nonostante il momento che stiamo attraversando, i ristoratori della Fipe non stanno con le mani in mano - spiega a Blog Sicilia il presidente provinciale Fipe Ristoranti Giovanni Trimboli - Il futuro è incerto per le nostre attività e anche se il settore della ristorazione è in piena crisi vogliamo essere in prima linea, coscienti che la strada per il ritorno alla normalità sarà lunga e in salita".

L'appuntamento è alle ore 11,30 presso la sede di Confcommercio Catania e vedrà anche la partecipazione del sindaco di Catania Salvo Pogliese che ringrazierà personalmente i ristoratori e pasticceri presenti che, nonostante le gravi difficoltà che si trova ad affrontare il loro comparto, si prodigano senza sosta per sostenere ed aiutare il prossimo in difficoltà.

Sempre a Catania, alla Vigilia di Natale si è svolta un'iniziativa di beneficenza simile a favore delle persone sole e delle famiglie bisognose accolte dal comprensorio madonita, grazie alla collaborazione di alcune associazioni del territorio, che hanno distribuito loro 120 pasti caldi: "Il Covid ha stravolto le nostre vite - raccontano i volontari - ha cambiato le nostre abitudini, i nostri affetti, il nostro modo di vivere, di lavorare e anche il mondo del volontariato nel suo agire è stato travolto da tutto ciò".