'Garanzia giovani', in una regione del Sud 165 milioni per i disoccupati under 35

Nel 2021 ripartiranno anche in Sicilia le politiche attive del lavoro per creare nuova occupazione. In particolare, si sblocca il secondo piano di Garanzia Giovani per il quale è previsto un finanziamento di 165 milioni di euro: potranno partecipare disoccupati fino a 35 anni e le procedure per l'attivazione dei tirocini verranno effettuate online.

Il programma di Garanzia Giovani si articola in tre diverse azioni: la formazione in competenze professionali, l'attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d'impresa. Ai tirocini saranno destinati 58 milioni e i partecipanti potranno essere sia giovani "Neet" (entro i 29 anni, non studenti e non impegnati in riqualificazione professionale), sia disoccupati di età fino a 35 anni. Avranno una durata di sei mesi e l'avvio riguarderà anche percorsi da realizzare in modalità agile per la contingenza dell'emergenza Covid. L'indennità mensile prevista sarà pari a 300 euro mentre per i soggetti disabili è di 500 euro per un totale di 30 ore settimanali.

"Ci è stato comunicato dall'assessore Scavone – spiega il presidente nazionale della 'Fondazione consulenti per il lavoro' e delegato dalla 'Consulta regionale Consulenti del lavoro della Sicilia' Vincenzo Silvestrie dal nuovo dirigente generale del dipartimento Lavoro, Gaetano Sciacca, l'avvio della seconda fase di 'Garanzia Giovani', i cui bandi sono pronti. Il nuovo Programma ha una dotazione finanziaria di 165 milioni di euro e si articola in tre diverse azioni: la formazione in competenze professionali, l'attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d'impresa.

Il dirigente generale Sciacca – continua Silvestri – ha emanato una direttiva che, di fatto, organizza tutta l'attività di registrazione e profilazione dei giovani da remoto. Stessa cosa potranno fare gli enti accreditati, che potranno erogare le misure di loro competenza a distanza. Scelta molto coraggiosa che pone la Sicilia, in questo momento, ai vertici del panorama nazionale nella sperimentazione di queste modalità.

Auspichiamo che, superata l'emergenza sanitaria, si possa continuare a usare la modalità da remoto, perché per una regione così complessa e nella quale, purtroppo, il tasso di disoccupazione rimane altissimo, occorrono misure che semplifichino e che, nello stesso tempo, amplifichino l'efficacia dei servizi per il lavoro. E la modalità da remoto ha tutte le caratteristiche per potenziare l'offerta di tali servizi".

"Il programma 'Garanzia Giovani 2'– conclude Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale Consulenti del lavoro – da solo non può bastare a risolvere il problema dell'occupazione in Sicilia. Ma la combinazione fra l'avvio di 'Garanzia Giovani 2' e la disponibilità delle risorse del 'Recovery Fund' potrebbe davvero rappresentare un'occasione unica e irripetibile per investire su quei settori, dalle infrastrutture alla digitalizzazione, che potrebbero fare risalire fortemente il tasso di occupazione in Sicilia aiutandola a colmare le diseguaglianze col resto del Paese".