Epatite C, regione del Sud modello in Italia: il 97,5% dei pazienti è guarito

Il Sud come modello in Italia nella lotta contro l'epatite C. Nel giro di 5 anni, in Sicilia, si registra un risultato di grande valore: il virus è stato eliminato completamente nel 97,5 % dei pazienti in cura. Ad annunciare lo straordinario traguardo Vito Di Marco, professore di Gastroenterologia al Policlinico "Paolo Giccone" di Palermo, che racconta come nella regione nel 2015 sia nata una Rete Hcv per curare le malattie fegato determinate dal virus.

"In 5 anni siamo riusciti ad attivare un centro per ogni provincia della Sicilia - ha spiegato a Palermo Today Di Marco - e a creare una vera integrazione tra specialisti del settore. E i risultati che otteniamo producono salute e ricerche che risultano fondamentali per il nostro lavoro. Inizialmente la Rete Hcv siciliana era composta da 21 centri hub, ma oggi ce ne sono 32 abilitati alla prescrizione di farmaci antivirali, che raccolgono circa 18 mila pazienti di cui 16 mila già trattati. All'inizio la terapia era più complessa e decisamente più costosa, oggi invece i costi sono stati ridotti e la terapia è stata semplificata.

Negli ultimi due anni - evidenzia il professore - siamo riusciti ad eleminare l'epatite C nel 97,5% dei pazienti trattati. Il principio 'etico' su cui si basa la nostra rete è l'equità, ossia accesso alle diagnosi e alle cure per tutti i cittadini, anche per quelle categorie a rischio come i frequentatori dei Ser.D. o la popolazione carceraria della nostra regione".

L'obiettivo adesso è portare la cura proprio nelle Ser.D. (Servizio per le dipendenze patologiche) e nelle carceri per sconfiggere il virus: "Il prossimo passo - aggiunge  Di Marco - sarà fare uno screening all'interno del carcere all'intera popolazione carceraria della Sicilia e, se sarà possibile, anche degli agenti penitenziari, e offrire la terapia antivirale alle persone che hanno l'infezione. Questo progetto può ottenere la completa eradicazione dell'infezione dentro le carceri e renderle più sicure".

Intanto a fine novembre il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha approvato un decreto che prevede lo screening nazionale gratuito per il virus dell'epatite C. "Un decreto molto importante - commenta il professore del Policlinico di Palermo - perché prevede lo screening di tutte le persone nate tra il 1969 e il 1989, delle persone che frequentano i Ser.D. e dei detenuti. Ora bisognerà presentare i progetti per l'attuazione, ma siamo fiduciosi che la rete Hcv Sicilia, che da anni si occupa di combattere questo virus, sia coinvolta come partner per realizzare questi progetti".