Grande scoperta al Sud: le cellule del sangue possono curare una grave malattia

Una nuova metodologia per combattere l’arteriopatia obliterante, una malattia molto invalidante che peggiora la qualità della vita e in casi gravi può portare anche all'amputazione degli arti o alla morte. Da Palermo, infatti, dal Dipartimento di Chirurgia generale e specialistica del Policlinico Paolo Giaccone, arriva una nuova speranza per chi è affetto da questa patologia.

C'è una procedura sperimentata nella città siciliana che prevede l'utilizzo delle cellule del sangue dello stesso paziente filtrate e trattate per essere reinoculate in loco e in grado di rigenerare i vasi sanguigni. Lo ha spiegato anche il Direttore del dipartimento, come riporta Blog Sicilia: "L’idea è quella di inoculare in questi soggetti delle cellule mononucleate, quindi tolte o prelevate dal sangue del paziente stesso e inoculate nella zona dove ci sono le alterazioni atrofiche degli arti.

Abbiamo ottenuto dei risultati veramente sorprendenti perché queste cellule mononucleate, quindi elementi autologhi del sangue del soggetto iniettati hanno una capacità rigenerativa, quindi di angiogenesi, quindi formazione di nuovi vasi che rivascolarizzano l’arto con una guarigione delle lesioni atrofiche, delle alterazioni, delle ulcere trofiche degli arti inferiori resistenti a qualunque altro tipo di terapia sperimentata negli anni".

Praticamente, i soggetti sottoposti a questo tipo di terapia, dopo possono camminare e allungano anche i tempi delle camminate, con un conseguente miglioramento notevole della qualità della vita. Persone a cui viene restituita una normalità, la possibilità di uscire e tornare al lavoro.

E sempre al Policlinico palermitano si è studiato anche un altro importante impiego di questa terapia, nel Lymphedema, ovvero in quei gonfiori tali da rendere gli arti addirittura elefantiaci. In questo Palermo è all’avanguardia a livello mondiale: "Abbiamo visto che le cellule mononucleate, mi riferisco ai monociti, ai macrofagi, ai linfociti, vengono prelevate dal sangue periferico come possono anche essere prelevate dal midollo a cosa importante di prelevarle dal sangue periferico è che per il paziente è sicuramente più agevole e più rapido".