Luca, il bimbo di Acerra salvo grazie a Maradona: "Gli sarò grato per sempre"

Il grande cuore di Maradona continua a far brillare il suo ricordo. In queste ultime ore sta circolando sul web la storia raccontata da Pietro Puzone, calciatore napoletano che giocò nel Napoli nella stagione 1984-1985, la prima del Pibe de Oro. L'ex centrocampista azzurro ha riportato un bellissimo racconto che riguarda un ragazzo di Acerra salvato dal calciatore argentino. Ecco le sue parole comparse sulla pagina facebook del programma della Rai condotto da Fabio Fazio "Che tempo che fa".

"Diego accolse la mia richiesta di aiuto per un bambino di Acerra che doveva operarsi in Francia a causa di una brutta malattia alla bocca. Ad Acerra per vedere il 'Dio del calcio' accorsero circa 10 mila persone. La tribuna ne conteneva solo 5 mila ma gli altri erano con gli ombrelli a bordo campo tutti stretti come le acciughe e infreddoliti.

In campo Maradona non si risparmiò e il pubblico rimase sbalordito nel vedere il campione argentino correre, sporcarsi, dribblare tutti e fare gol come in campionato. In una circostanza dribblò anche il portiere avversario e la gente lo abbracciò in campo con gli ombrelli in mano. Fu uno spettacolo ma soprattutto fu una partita che diede allo sfortunato bambino la possibilità di operarsi perché tra sponsor e botteghino consegnammo alla sua famiglia ben 20 milioni di lire.

Il ragazzo è cresciuto e recentemente si è anche sposato ma la storia d'amore scritta da Maradona rimarrà in eterno". La commovente storia di Pietro Puzone sulla partita di beneficenza di Maradona per salvare quel bambino in gravi difficoltà rimarrà nei cuori di tutti. Si disse che Maradona pagò lui i 12 milioni di assicurazione per poter giocare, dicendo: "Che si fottano i Lloyds di Londra. Questa partita si deve giocare per quel bambino".

Quando Maradona scese in campo ad Acerra per disputare la partita di beneficenza che gli salvò la vita, Luca Quarto aveva solo pochi mesi e lottava la sua battaglia con una malformazione al palato, la labioschisi. Il nobile gesto di Maradona ha consentito al giovane partenopeo, oggi 36enne, di essere sottoposto a una serie di interventi chirurgici in Svizzera. Luca oggi lo ricorda come un "secondo papà".

"Gli sarò grato per sempre - spiega il ragazzo di Acerra all'Ansa - Ora mi sento come se avessi perso un mio secondo papà". Luca ora sta bene e vive a Rimini. Ha incontrato Maradona per la prima volta nel 2002, grazie alla trasmissione di Maria De Filippi "C'è posta per te", dove ringraziò di persona il campione di calcio.