Da Regno Unito e Olanda buone notizie sulla cura Ascierto: "Risultati sorprendenti"

Ancora buone notizie dall'estero per il Tocilizumab, il farmaco anti-artrite contro il Coronavirus sperimentato per la prima volta dall'oncologo dell'Istituto Tumori Pascale di Napoli Paolo Ascierto. La sua efficacia sui pazienti colpiti da Sars Cov-2 questa volta è stata comprovata da Regno Unito e Olanda, attraverso un articolo della BBC intitolato "Tocilizumab: il farmaco contro l'artrite può trattare la Covid grave", firmato dal giornalista James Gallagher.

A comunicare la notizia incoraggiante è il professor Paolo Ascierto sul suo profilo facebook: "Arrivano ancora buone notizie, questa volta da Regno Unito e Olanda, sul trattamento delle complicanze polmonari da COVID-19 con il tocilizumab. I colleghi ricercatori dell'Imperial College of London e dell'Università di Utrecht sostengono che i risultati ottenuti nelle sperimentazioni cliniche fatte fino a questo momento siano sorprendenti in termini di sopravvivenza dei pazienti.

Lo studio, concluso due giorni fa, è stato svolto su pazienti in gravi condizioni e ha portato i ricercatori a pensare che effettivamente tocilizumab potrebbe presto diventare lo standard di cura per la polmonite da coronavirus. Non possiamo che fare un grande in bocca al lupo ai colleghi, grazie!", ha concluso l'oncologo partenopeo sul social.

Nell'articolo della BBC, si legge che i ricercatori nel regno Unito e nei Paesi Bassi hanno confermato che si tratta di un "risultato assolutamente sorprendente". Il nuovo studio sull'efficacia del Tocilizumab che ha preso in esame i pazienti più gravi, è stato condotto dall'Imperial College di Londra, dall'Intensive Care National Audit and Research Centre del Regno Unito e dall'Università di Utrecht.

Di recente, anche la prestigiosa rivista scientifica JAMA ha pubblicato i risultati di uno studio condotto dai ricercatori francesi degli Ospedali di Parigi secondo cui il farmaco per l'artrite reumatoide permetterebbe di ridurre del 50% il rischio che i pazienti siano ricoverati in rianimazione e del 33% le possibilità di essere intubati.