Coronavirus, salva un 90enne che non voleva farsi più curare: il racconto di Giuseppe

Sta facendo il giro del web la commovente storia di un 90enne ricoverato nell'ospedale Alta Valle Intelvi, nel comasco, che ha chiesto ai medici che lo avevano in cura di non perdere tempo con lui e di cedere il suo posto in terapia intensiva.

La sua storia piena di umanità in questo periodo buio è stata raccontata su facebook dal dottore pugliese Giuseppe Vallo, nato a Maglie, in provincia di Lecce, nel 1975, Responsabile Riabilitazione Respiratoria presso il Cof Lanzo Hospital. Sul social il medico ha scritto un post sotto forma di lettera indirizzata all'anziano, che non è mai stato abbandonato dal personale sanitario: ora è salvo ed è stato dimesso.

Ecco le bellissime parole del dottor Vallo riprese anche da "Che tempo che fa" il programma Rai condotto da Fabio Fazio: "Sei entrato il 1 Novembre nel nostro reparto. Quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8 giorni in più di mio papà e quindi presto farai 91 anni. Il secondo giorno l'ossigenazione era così bassa che ho dovuto metterti un casco cpap con una percentuale di ossigeno del 100% (considerate che quello che respiriamo è il 21%). Mi hai stretto la mano e mi hai detto: 'dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare'.

Il tuo sorriso e la tua dignità mi hanno stretto il cuore così forte che mi sembrava che fossi io quello a cui mancava l'ossigeno - continua a raccontare il dottore - Abbiamo lottato insieme, sono riuscito a farti vedere con un telefono i tuoi parenti, gli infermieri si sono presi cura di te, gli oss hanno fatto con amore il loro lavoro, gli addetti alle pulizie hanno pulito sempre la tua camera e oggi dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva e sei lì bello come prima. Hai ripreso a camminare, con l'aiuto super dei nostri fisioterapisti, e cerchiamo presto di mandarti a casa.

Ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, è che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare. Noi abbiamo salvato te e tu hai salvato noi. E io mentre ti accarezzavo la testa per farti coraggio ho visto mio papà e il mio adorato nonno sorridere...Grazie", conclude il medico Giuseppe Vallo.